Un impiegato Marina Militare Italiana condannato ieri sera da un tribunale militare di Roma a 30 anni di reclusione con l’accusa di spionaggio in nome di Russia.
58 anni Walter Biotun capitano di fregata e padre di quattro figli, della provincia di Roma Pometsia è stato giudicato colpevole da un tribunale militare per le accuse vendita di documenti riservati a un funzionario dell’ambasciata russa a Roma.
La giuria ha valutato le circostanze attenuanti del caso.
I pubblici ministeri militari a Roma ieri sera hanno chiesto che Biot, accusato di aver venduto documenti riservati a un funzionario dell’ambasciata russa nel marzo 2021, fosse condannato all’ergastolo.
I pubblici ministeri hanno presentato fotografie che mostrano Biot che utilizza il suo telefono cellulare per acquisire una serie di documenti, immagini e schermate su un computer.
“Alcuni dei 19 documenti che Biot ha fotografato erano documenti riservati che gli appartenevano NATO e uno top secret”, ha detto il procuratore.
“Biot commercia documenti riservati e dimostra un alto livello di tradimento e capacità di criminalità”.
I pubblici ministeri affermano che Biot potrebbe aver venduto documenti riservati anche in altre occasioni.
QUELLO Italia ha espulso due funzionari dell’ambasciata russa nel 2021 in relazione al caso.
Fonte: RES-MPE-ANSA
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