Telecom Italia (TIM) ritiene “non idonea” l’offerta non vincolante avanzata da un consorzio formato da CdP Equity e Macquarie Infrastructure & Real Assets e da Kohlberg Kravis Roberts (KKR) per l’acquisizione della sua rete fissa e ha indicato di sperare di aumentare la offerta finale che è migliore il 9 giugno.
Il consiglio di amministrazione di TIM si è riunito ieri per un’analisi approfondita dell’offerta non vincolante ricevuta da Netco, società che raggruppa gli asset di rete fissa e la sua partecipazione nel business dei cavi sottomarini, nota come Sparkle, ritenendo la proposta “inadeguata”.
Al riguardo, l’organo di governo dell’operatore ha indicato che “alla luce della disponibilità espressa da almeno uno degli offerenti ad aumentare la propria offerta non vincolante”, ha deciso di approfondire tale disposizione nella prospettiva di ottenere un’offerta definitiva per il prossimo 9 giugno.
Il maggiore azionista di Telecom Italia, la francese Vivendi, valuterà l’attività in vendita intorno ai 30.000 milioni di euro, mentre l’offerta non vincolante sarà compresa tra i 19.000 ei 21.000 milioni di euro, secondo la stampa italiana.
Ascolta in diretta COPE, la radio dei migliori comunicatori. Se lo desideri, puoi scaricare l’applicazione COPE su iOS (iPhone) E Androidi.
E ricorda, a COPE troverai la migliore analisi dell’attualità, i nostri comunicatori chiave per comprendere tutto ciò che ti circonda, le migliori storie, intrattenimento e, soprattutto, una voce che non troverai da nessun’altra parte.
“Studente professionista di alcol. Drogato di bacon. Evangelista del web. Pensatore per tutta la vita. Appassionato di caffè. Appassionato di tv.”