Lo street artist è stato “messo a tacere” dal Comune di Milano a causa delle sue opere audaci

la città Milano censurarlo imbiancatura da artista di strada, Alessandro Palombo, in memoria del giudice Falcone, che osò scacciare la Sicilia mafia (cosa Nostra).

QUELLO Palombo ha dipinto il suo murale dedicato a -ucciso dai mafiosi– giudice, il 22 febbraio nella capitale italiana. L’opera di Palombo è un richiamo a non dimenticare le vittime innocenti della mafia e del terrorismo, un invito alla riflessione ea rivivere la memoria.

“Memoria sepolta e secondo omicidio su idea del giudice”

Come ha scritto lo stesso artista sul suo account Instagram ufficiale, “la censura dell’opera equivale a seppellire la memoria E secondo omicidio l’idea del giudice Falcone.” “E’ agghiacciante che nell’anniversario delle vittime della strage di Capacci il Comune di Milano abbia preso una tale decisione, censurare l’opera che glorificava il giudice Falcone è un gravissimo atto contro la memoria e tutte le vittime della mafia”, ha osservato.

Prima dei graffiti sopra, l’artista ha realizzato un murale dove Eli Schlein, segretario del “Partito Democratico” socialista italiano insieme al suo rivale e primo ministro di estrema destra, Giorgia Meloni.

Entrambe le donne politiche stanno a guardare incinta, ognuno con le parole “My Uterus my Choice” e “Not for Rent” sulla pancia. Il Comune di Milano gli ha tolto il posto di lavoro.

Nel suo post, Palombo ha scritto: “Il Comune di Milano ha rimosso il mio nuovo lavoro ‘Il potere è femmina’ su una madre surrogata, che ritrae il Presidente del Consiglio e leader dell’opposizione. Questa mattina mi sono ritrovato a svegliarmi in un’altra città, in Nuova M-Iran».

Alberta Trevisan

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