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Scienziati e ambientalisti sono indignati dalle proposte della Catalogna e della regione di Madrid per esenzioni dai limiti dell’UE sull’inquinamento atmosferico. Lo riporta oggi il quotidiano El País. Secondo scienziati ed esperti di salute, l’allentamento delle restrizioni può portare a un aumento dei problemi di salute. Anche l’atteggiamento delle due unità di autogoverno è stato criticato dal governo.
Due regioni spagnole hanno aderito all’iniziativa di altre città italiane, olandesi e austriache, che chiedono deroghe ai limiti fissati dalle nuove direttive sulla qualità dell’aria. Dovrebbe contenere restrizioni più stringenti e aggiornate.
Le regioni sostengono che esiste una grande concentrazione di persone e attività economiche nella loro area, il che rende difficile per loro soddisfare gli standard specificati. Riconoscono che il valore misurato dell’inquinamento atmosferico nella loro zona è spesso superiore ai limiti fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Il documento è stato criticato, ad esempio, dalla direttrice del Dipartimento di sanità pubblica dell’OMS, María Neira. Ha detto che allentare le restrizioni significherebbe consentire un maggiore inquinamento atmosferico e quindi più complicazioni legate alla salute, come il cancro o le malattie cardiache e polmonari.
Il fatto che anche la Catalogna abbia aderito al documento ha sorpreso lo scienziato Mark Nieuwenhuijsen del Barcelona Institute of Global Health. “Il tempo sta per scadere, dobbiamo agire ora e ridurre i livelli di inquinamento”, ha affermato. L’attivista ambientale Miguel Ángel Ceballos ha definito il comportamento delle due regioni, che secondo lui hanno ripetutamente fallito nel soddisfare gli standard di inquinamento atmosferico dal 2010, come un tentativo di ostacolare le discussioni sulla riforma dei regolamenti.
La posizione delle due regioni, guidate da due forze politiche diverse, la Madrid conservatrice e la Catalogna separatista di sinistra, è stata criticata anche dal ministero della Transizione ecologica come “oscena”. Secondo lui, i documenti regionali minacciano la salute dei residenti.
Il documento è stato criticato anche dagli scienziati italiani. La Lombardia e altre tre regioni italiane della Pianura Padana, che sono tra le aree più inquinate dell’Unione Europea, sostengono l’introduzione di deroghe. “Qualsiasi flessibilità ed esclusione non farà che indebolire la direttiva e incoraggiare il mancato rispetto con enormi costi sanitari”, ha affermato lo scienziato ed epidemiologo italiano Francresco Forastiere. Al contrario, il capo del consiglio regionale per la regione Lombardia, Attilio Fontana della Liga, considera irrealistici i confini di cui Bruxelles vuole discutere.
L’anno scorso, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha condannato la Spagna per aver ripetutamente violato i limiti sulle concentrazioni di biossido di azoto nell’aria a Madrid, Barcellona e nelle due città. Ciò è dovuto principalmente al traffico intenso nelle due città, che insieme ai loro dintorni rappresentano circa il 15% della popolazione spagnola.
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