Cambiamenti climatici: gli attivisti di “ultima generazione” danno sui nervi all’Europa – Economic Mail

La scorsa settimana, quattro attivisti dell’organizzazione Last Generation sono saliti sulla famosa Fontana di Trevi di Roma, una classica attrazione turistica, e hanno versato del liquido nero nella fontana. Le loro richieste sullo striscione: “Fine immediata dei sussidi pubblici per tutti i combustibili fossili”.

Michele della filiale italiana di Last Generation, ha difeso l’azione al DW come un’azione simbolica contro il cambiamento climatico: “Il carbone nero che lasciamo cadere rappresenta i combustibili fossili che inquinano l’acqua. Abbiamo deciso di privare i turisti dei piaceri dell’acqua pulita per alcune ore, per confrontarci con ciò che significa il cambiamento climatico”.

Cambiamenti climatici: assalto di attivisti e incidenti all’incontro dei giganti del petrolio

Il governo Meloni ha inasprito il quadro normativo

Sono stati necessari 300.000 litri d’acqua e molta energia è stata utilizzata per ripulire l’attrazione, con il sindaco di Roma Roberto Gutieri che ha condannato l’incidente con la massima fermezza. Gli attivisti finiscono in questura, dovendo affrontare severe punizioni. Da € 10.000 a € 60.000 di danni e sanzioni penali per atti vandalici di beni culturali, come detta il governo italiano, una nuova linea dura contro gli attivisti per il clima.

“I politici hanno condannato con forza tali azioni di protesta sin dall’inizio, e il governo Meloni finora non ha mostrato alcuna comprensione”, ha detto a DW il direttore scientifico dell’European Policy Center di Roma, Andrea De Petris, “tuttavia, ora sarà interessante vedere se la percezione pubblica cambierà di fronte all’attuale disastro ambientale.”

Quattordici persone sono morte in devastanti piogge e inondazioni nella regione Emilia Romagna, mentre il cambiamento climatico si fa sempre più sentire in Italia. Finora, secondo De Petris, la maggior parte degli italiani non condivide le proteste di Last Generation, come in Germania – pochi sostengono che i politici non stiano attuando adeguate politiche di protezione del clima. “La tempesta ha il potenziale per cambiare l’opinione pubblica. C’è chi è d’accordo con gli obiettivi dell’Ultima Generazione, ma non è d’accordo con i mezzi”.

Attacco ai beni culturali italiani

Gli attivisti del sud Europa prendono di mira un punto sensibile per gli italiani: i beni culturali. Il Palazzo Vecchio a Firenze è dipinto di arancione con lo spray, un dipinto di Vincent Van Gogh a Roma è imbrattato di zuppa di piselli, mentre l’acqua della Fontana di Trevi è dipinta di nero.

Last Generation in Germania è accusato di aver fondato o sostenuto un’organizzazione criminale, che questa settimana ha portato a una perquisizione domiciliare e alla chiusura del suo sito web. Contemporaneamente, in Italia, l’indagine su Last Generation è stata affidata a un reparto della Polizia di Stato specializzato nella lotta al terrorismo e all’estremismo.

Strategia diversa

Ogni organizzazione in tutta Europa ha agito in modo indipendente nella scelta di come protestare: mentre i membri di Last Generation in Spagna hanno premuto le mani contro due dipinti di Francisco de Goya a Madrid, gli attivisti di Extinction Rebellion in Inghilterra hanno annunciato una sospensione temporanea delle loro azioni.

Luisa Parks, sociologa politica dell’Università di Trento, si occupa da anni della questione di come campagne mirate e attivismo possano influenzare la politica internazionale. Il professore ha spiegato che “i paesi hanno tradizioni diverse in termini di modalità di protesta. I metodi di protesta vengono adattati, a seconda delle contingenze politiche del momento”. In Germania, ad esempio, i rappresentanti di Last Generation hanno recentemente avuto colloqui con il ministro dei Trasporti Volker Vissing. Un incontro del genere sarebbe impensabile in Italia.

Sul trattamento di tali organizzazioni, e in particolare dell’ultima generazione, l’opinione in Germania è divisa: alcuni politici sostengono il monitoraggio delle organizzazioni da parte dell’Agenzia per la protezione costituzionale, mentre i politologi criticano tali azioni come sproporzionate, con il possibile risultato di attivisti che si spostano verso posizioni più estreme.

Fonte: Deutsche Welle/Oliver Pieper

A cura di: Giorgos Passas

Alberta Trevisan

"Analista certificato. Esploratore a misura di hipster. Amante della birra. Pioniere estremo del web. Troublemaker."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *