Mercoledì 31 maggio, il primo ministro danese Mette Frederiksen ha tenuto un discorso in parte scritto dal software di intelligenza artificiale ChatGPT, per evidenziare gli aspetti rivoluzionari ma anche pericolosi della tecnologia dell’intelligenza artificiale (AI).
“Quello che ho appena letto non è stato scritto da me o da nessun essere umano.“, ha detto Frederiksen al Parlamento, dopo aver letto la prima parte del discorso scritto dal robot conversazionale sviluppato da OpenAI.
“Sebbene non sempre azzecchi i dettagli dei programmi di lavoro del governo o i segni di punteggiatura (…) (ChatGPT) le funzionalità sono sia molto interessanti che spaventose“, ha stimato il premier.
ChatGPT è uno degli esempi più recenti delle straordinarie capacità dell’intelligenza artificiale, che solleva anche serie preoccupazioni sul suo potenziale di abuso, soprattutto quando si tratta di disinformazione o sostituzione di massa di dipendenti umani.
Il primo ministro danese non è l’unico funzionario a utilizzare questo strumento per mettere in guardia sull’intelligenza artificiale.
Durante un dibattito estraneo al tema dell’Intelligenza Artificiale (AI), il senatore italiano Marco Orlando, del piccolo partito centrista Azizone, ha detto di voler “portare l’attenzione dei suoi colleghi su un evento in modo storico”.
“Il discorso che hai appena sentito non è mio. Ad essere onesti, anche questo non è un prodotto dell’intelligenza umana, è un prodotto di algoritmi di intelligenza artificiale ChatGPT-4″, ha detto.
“Questo discorso vuole essere una provocazione per avviare un serio dibattito pubblico in Italia (…) e per analizzare l’impatto etico, economico e sociale dell’uso dell’intelligenza artificiale”, ha detto il senatore, che è anche avvocato.
Orlando ha concluso il suo intervento con “un appello a un approccio equilibrato all’innovazione tecnologica, tenendo conto delle opportunità e dei rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale”, riscuotendo il plauso della plenaria.
Le autorità italiane hanno bloccato questo accesso del 2023, per un mese, a ChatGPT accusando la sua casa madre di non rispettare le normative europee per la protezione dei dati personali e di non avere un sistema per verificare l’età degli utenti.
ChatGPT è scoppiato a novembre e il suo utilizzo si è diffuso tra gli utenti di Internet colpiti dalla capacità del robot di rispondere chiaramente a domande difficili, scrivere sonetti o stringhe di codice informatico.
Un mucchio imprenditori ed esperti, incl Sam Altman, creatore di ChatGPT,
martedì ha avvertito della minaccia di “estinzione” per l’umanità Qual è l’ascesa di questa tecnologia?
Diverse autorità nazionali e internazionali hanno aperto indagini su ChatGPT nelle ultime settimane e l’Unione Europea (UE) e gli Stati Uniti hanno annunciato mercoledì che pubblicheranno un “codice di condotta” congiunto sull’IA.
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