Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, martedì era a Tunisi. Una vorticosa visita di quattro ore per il leader di estrema destra che sembrava amore a prima vista. Entrambe le parti hanno mostrato il loro perfetto accordo. Tunisia e Roma si avvicinano da diverse settimane. Le due capitali hanno interesse a collaborare su due temi principali.
Con il nostro corrispondente a Tunisi, Amira Soulelem
“La sensazione è buona”, hanno riassunto i diplomatici italiani dell’incontro di Giorgia Meloni con Kaïs Saïed.
Va detto che il presidente tunisino non ha lesinato i complimenti. Così lo salutò sulla scalinata del Palazzo Cartaginese: “Sono molto contenta di vederti. L’ho detto ad alta voce oggi, sei una donna che dice ad alta voce quello che pensano gli altri con calma”.
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Quello che Giorgia Meloni dice a voce alta è la sua determinazione a lottare senza sosta contro l’immigrazione clandestina. Mentre dalle coste tunisine esplodono le partenze dei migranti, l’Italia conta sui vicini per stringere la vite.
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Asse Tunisi-Roma, un rapporto “win-win” secondo Giorgia Meloni. Lui, evitato dai giornalisti, ha inviato loro questa dichiarazione registrata: “Vorrei ripetere al presidente Saïed che l’Italia gli sta dando pieno sostegno. Si tratta di sostenere, ad esempio, il bilancio tunisino aprendo linee di credito per progetti di sviluppo, piccoli e medie imprese o anche settore agroalimentare.
La Tunisia, che attualmente sta attraversando una profonda crisi economica, conta sul sostegno dei suoi vicini, tanto più che i negoziati per una nuova erogazione del prestito da parte del FMI sono in questa fase di stallo.
La Roma ora cerca apertamente di mediare.
Testo originariamente pubblicato in: RFI
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