Cancelliere tedesco, Olaf Solzha promesso solidarietà E aiuto nei paesi del Mediterraneo per accogliere i profughi. “L’Italia, la Grecia e altri Paesi del Mediterraneo ne stanno affrontando uno grande sfidaperché il numero di arrivi di profughi continua ad aumentare, ha detto il cancelliere in un’intervista al quotidiano italiano “Corriere della Sera”. “Non dobbiamo lasciare soli questi Paesi, seguiamo invece una pratica di solidarietà e responsabilità”, ha aggiunto Solz, che ieri ha compiuto la sua prima visita ufficiale a Roma dopo l’insediamento del primo ministro georgiano Meloni.
Ministro dell’Interno della Germania La pelliccia di Nancy ha difeso la decisione del Consiglio Ue: “Questo è un successo storico per l’Ue, per una nuova politica di solidarietà con i rifugiati e per la protezione dei diritti umani”, ha scritto Fazer su Twitter dopo l’accordo al Consiglio di Lussemburgo. Il rappresentante del ministero dell’Interno ha osservato che per la prima volta nell’UE viene istituito un meccanismo vincolante per l’allocazione dei rifugiati.
Per il governo tedesco è importante che ogni rifugiato debba ora essere registrato alle frontiere esterne dell’UE.È stato osservato che sia il cancelliere Scholz che il ministro Fesser hanno recentemente sottolineato che l’80% dei rifugiati che chiedono asilo in Germania arriva nel paese senza registrarsi in un altro Paese. Paesi UE.
L’accordo con il Lussemburgo è stato sostenuto dal vice cancelliere Robert Hambeck e dal ministro degli Esteri Analena Burbock, due ministri dei Verdi, in contrasto con altri leader di partito che lo hanno condannato. “Ad essere onesti, se noi come governo tedesco avessimo deciso noi stessi sulle riforme, la decisione sarebbe stata diversa. Ma l’onestà significa anche che coloro che trovano un compromesso inaccettabile dovranno accettare che non ci sarà alcuna futura distribuzione dei rifugiati”.
Burbok: Senza l’Italia e la Grecia, il meccanismo delle frontiere non funzionerebbe
Burbock fa un riferimento speciale ai fronti che sono stati fatti su questo tema nell’UE. comunque non funziona. La disponibilità di Roma o Atene a partecipare alla registrazione dei profughi sarà quasi nulla e l’intero piano fallirà”, ha spiegato il ministro degli Esteri tedesco.
Tenendo conto delle reazioni del suo stesso partito dei Verdi, il Analena Burbok ha osservato: “Se la Germania scegliesse di non scendere a compromessi unendosi a Polonia e Ungheria, ad esempio, la politica generale di asilo europea basata sulla solidarietà sarebbe morta per anni”. Un tale sviluppo sarebbe un “biglietto gratuito” per coloro che vogliono erigere muri nazionali in Europa. “Questo compromesso è necessario anche per mantenere la nostra Europa senza controlli alle frontiere interne”, ha sottolineato il ministro degli Esteri tedesco.
Risposta – Berlino: Giorgos Pappas
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