A 59 anni, il tecnico torna allo Boot recuperando il posto lasciato da Luciano Spalletti, lo stesso che lo aveva sostituito sulla panchina della Roma nel gennaio 2016.
“Davvero felice di accettare il progetto Napoli. Bello essere tornato in Italia”, ha commentato il francese su Twitter. “Sono motivato e ambizioso per continuare a portare i colori del campione italiano”.
In Italia, la fine della storia romana (2013-2016) non ha offuscato la buona immagine di Garcia, noto per il gioco d’attacco accattivante dei giallorossi, tornato ai bastoni in Champions League grazie a due secondi posti nel 2014 e nel 2015 .
“Benvenuto Mister”, lanciato da SSC Napoli su Twitter, pochi minuti dopo un messaggio del presidente Aurelio De Laurentiis che annunciava in anteprima la notizia.
“Sono lieto di annunciare che dopo averlo incontrato ed essere stato con lui negli ultimi dieci giorni, mister Rudi Garcia sarà il nuovo allenatore del Napoli”, ha spiegato De Laurentiis su Twitter.
Il presidente, che ha recentemente dichiarato di aver selezionato quaranta nomi per sostituire Spalletti, spera che Garcia possa mantenere il sistema di gioco con il tridente offensivo di Spalletti.
Garcia conosce il campionato, l’italiano che parla perfettamente, e ha il pregio di essere libero, i tre parametri che lo rendono fortunato agli occhi di dirigenti sportivi e produttori cinematografici.
Il francese deve domare l’immensa pressione popolare e mediatica attorno al club partenopeo, incoronato il 33 maggio dell’anno dopo il suo ultimo scudetto, in uno stato d’animo sovraeccitato.
E’ stato questo vortice di emozioni che alla fine ha conquistato Spalletti, “stanco” a fine stagione e che ha annunciato di voler “restare un po’ indietro” al calcio.
Torniamo in Europa
Per Garcia l’appuntamento con gli Azzurri sembra un bel rimbalzo, appena due mesi dopo l’addio forzato dall’Al-Nassr, il club saudita che allena dal luglio 2022.
Al Ryad non è mai realmente avvenuto un trapianto tra il giocatore francese e il club gialloblù. Alla fine è stato eliminato a causa degli scarsi risultati e, soprattutto, secondo l’outlet spagnolo Marca, a causa delle tensioni sorte con alcuni giocatori, tra cui la superstar portoghese Cristiano Ronaldo.
Nel Golfo di Napoli, le stelle nello spogliatoio sono state Khvicha Kvaratskhelia, Giovanni Di Lorenzo e Victor Osimhen, giocatore dell’anno di Serie A della scorsa stagione con 26 gol in 32 partite.
Doveva trovare anche il centrocampista camerunense André Frank Zambo Anguissa, altro pilastro dei campioni d’Italia, che ha avuto sotto la sua guida per due anni insieme all’Olympique de Marseille (2016-2018).
Questo annuncio arriva mentre il futuro di diversi attori chiave dell’evento del 2023 deve ancora essere chiarito.
Mentre Kavarskhelia e il giovane attaccante Giovanni Simeone saranno ancora in giro, si parla ancora di Osimhen, ambito dai media italiani. Il giocatore, che non ha mai nascosto la sua intenzione di crescere un giorno in Premier League, sarà di particolare interesse per il Manchester United.
Il solido difensore sudcoreano Kim Min-jae sarebbe quello che è senza il tiro del Bayern Monaco.
Prima dell’OM e prima della Roma, al Lille Garcia ha costruito la sua reputazione e ha vinto il suo primo titolo, una doppietta della Coupe de France nel 2011 che gli è valsa il trofeo come miglior allenatore della Ligue 1.
Ora è tornato in Europa, due anni dopo la fine del suo mandato al Lione (2019-2021). La pressione sarà molto diversa e le aspettative molto più alte.
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