La squadra di calcio cadetta serba è tra le migliori otto squadre nazionali al Campionato Europeo per giocatori di età inferiore ai 17 anni., avendo preso i punti necessari contro la Spagna – 1:1 (0:0), e l’Italia ha utilizzato più giocatori contro la Slovenia e ha battuto la squadra dell’ex Repubblica iugoslava nel turno finale – 3:0. Ad un certo punto, l ‘”Aquila” aveva in mano il primo posto nel Gruppo B, ma ha comunque duellato con la Polonia (27 maggio, 20:00), con (ciascuna) una vittoria (sull’Italia – 2:0 ), sconfitta (Slovenia – 2:4) e la lotteria stasera.
Il giovane “rabbia rossa” è riuscito a passare in vantaggio già al 2′, perché Guia è rimasto solo in area, ha solo colpito male la palla di testa e ha perso un’occasione molto seria per i suoi. Lo stesso uomo ha quasi mancato il bersaglio nelle fasi finali del primo tempo, con la differenza che questa volta è stato un errore di Viktor Djodić a sbagliare, mentre il giovane portiere del Montpellier leggeva il suo palleggio. E impedendo la già visibile manifestazione dell’enorme differenza di possesso a favore dell’avversario e (o) l’indifferenza della difesa di Uroš Ćuk nella situazione precedente.
Gli spagnoli hanno attaccato e “difeso” costantemente attorno ai nostri 16 giocatori, cercando varchi nel muro difensivo, mentre la squadra di Aleksandar Luković ha difeso tutto il tempo. Fortunatamente lo hanno fatto in modo organizzato e disciplinato, motivo per cui i loro omologhi non hanno avuto le opportunità che chiedevano con il loro dominio in campo.
All'”Aquila” mancano creatività e concretezza al centro del campo, quindi non possono essere pericolosi nemmeno nelle ultime fasi di gioco. Anche così, avrebbero potuto segnare se Veljko Vukojević avesse reagito diversamente da distanza ravvicinata al gol di Jimenez al 43′. Invece di calciare dall’inizio, ha scelto di dribblare e ha fatto male.
Il calcio noioso è continuato nella seconda metà della partita, poi Andrija Maksimovic al 68′ ha “risvegliato” un po’ il pubblico allo stadio di Budapest. Matija Popović ha messo la palla con precisione sul secondo palo, e il centrocampista Crvena Zvezda ha approfittato dell’aiuto dell’attaccante Partizan e lo ha messo dietro la porta spagnola.
Non ci è voluto molto perché il contropiede fosse portato a termine da Lamine Jamal (79). Il giocatore della prima squadra del Barcellona ha fermato Dzodić con un efficace diagonale dall’angolo dell’area di rigore, ma ciò non ha impedito ai ragazzi serbi di passare alla ripresa, visto che il risultato della gara di ritorno è andato per il verso giusto.
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