La società di consulenza strategica argentina Horse ha presentato oggi la seconda edizione del Latin America “CEO’s Change Makers” Rating, il primo interamente condotto con grandi datiche riconosce il lavoro pubblico dei massimi dirigenti regionali che promuovono attivamente la discussione sull’asse centrale dell’agenda aziendale a livello globale e che generano impatti positivi sulla società.
Lo studio è stato analizzato attraverso l’intelligenza artificiale spettacolo leader in relazione agli assi di innovazione, sostenibilità e ambiente, diversità e inclusione, talento e equilibrio vita-lavoro sia sui media che sui social network. Negli ultimi 12 mesi, più di 70 milioni di articoli di giornale sono stati elaborati da 90 importanti portali di notizie in Argentina, Brasile, America Centrale e Caraibi, Cile, Colombia, Messico e Perù. Allo stesso tempo, sono state valutate più di 1 milione di conversazioni su Twitter e LinkedIn.
David Vélez dalla Colombia, fondatore di Nubank, è il vincitore della classifica per il secondo anno consecutivo. Completano il podio i piloti argentini Martín Migoya (Globant) e Pierpaolo Barbieri (Ualá). Non solo imprenditori, ma anche dirigenti di aziende come Brasile Cristina Palmaka (SAP), Antonio Filosa (Stellantis) dall’Italia e Mónica Flores Barragán dal Messico (Labor Group) spiccano nella Top 10.
“È importante sottolineare che in tutti i casi analizzati, siano essi fondatori o dirigenti, il comune denominatore di questi 100 leader è stata una rottura rispetto al classico paradigma comunicativo: non è più una scelta intelligente per un CEO parlare solo quando c’è un interesse focalizzato nella propria attività, ma il nuovo modello di leadership richiede che diano voce attivamente alle questioni che migliorano la società”, hanno commentato Cristian Marchiaro e Juan Pablo Daniello, fondatori di Horse.
D’altra parte, in relazione a Spacco genere, il 24% dei leader sono donne e solo due entrano nella Top 10, il che dimostra che c’è ancora molta strada da fare in termini di parità nelle posizioni più gerarchiche dell’azienda. C’è comunque una crescita rispetto all’ultimo numero (passato da 18 a 24).
“Lui spacco il genere è un problema che riguarda tutti i paesi latinoamericani. Negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti, ma è importante che le cose passino dal dire al fare, e che le aziende non rimangano bloccate solo da annunci o iniziative che non hanno alcuna correlazione interna”, hanno aggiunto i fondatori.
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