I turisti che pianificano una vacanza in Italia e visitano alcune delle famose attrazioni turistiche come il Pantheon, la Basilica di San Pietro o il Duomo dovrebbero vestirsi in modo appropriato.
Mentre molti lo visitano per la sua storia e la sua grande bellezza, tieni presente che questo è un luogo religioso e ci sono regole rigide per quanto riguarda l’abbigliamento e la copertura. Tuttavia, comunità più piccole e non necessariamente religiose in Italia hanno iniziato a fare richieste simili.
Alcune comunità in Italia hanno anche recentemente introdotto un rigoroso codice di abbigliamento quando si cammina per la città.
Ecco cosa devono sapere i turisti in Italia:
Molte delle principali attrazioni italiane sono le sue chiese, cattedrali o complessi religiosi, ha scritto Forbes.
Se vogliono assicurarsi di non essere respinti all’ingresso, devono rispettare un certo codice di abbigliamento.
Sono spesso esposti nella parte anteriore degli edifici e generalmente a uomini e donne è vietato entrare con spalle, pancia o ginocchia scoperte.
Ciò significa niente spalline, canotte, crop top, pantaloncini o vestiti sopra il ginocchio.
Alcune istituzioni possono offrire sciarpe o coperte a coloro che sono vestiti in modo inappropriato, ma altri possono rifiutarle alla porta.
All’inizio di questo mese, una turista australiana ha detto di aver “baciato la porta” in diversi posti a Roma a causa del suo vestito corto e scollato. Gli fu negato l’ingresso in Vaticano, al Pantheon e al Museo dei Morti.
In luoghi religiosi meno turistici come le chiese parrocchiali, potrebbe non esserci un membro del personale per imporre un codice di abbigliamento, ma l’adesione a questa regola è incoraggiata in tutto il paese.
Diverse destinazioni italiane impongono inoltre che i turisti non siano autorizzati a vestirsi in modo elegante mentre camminano per la città.
L’anno scorso, il sindaco della città balneare di Sorrento ha vietato di camminare in centro in costume da bagno.
“Questo comportamento può causare disagi sia ai sorrentini che ai turisti”. In questo modo vogliamo tutelare e valorizzare la qualità della vita e il decoro nei centri cittadini e negli spazi pubblici”, ha scritto il sindaco Massimo Coppola in un post su Facebook.
Le violazioni ora comportano una multa fino a 500 euro.
Lipari, la più grande delle Isole Eolie in Sicilia, ha una regola simile. Dal 2013 chi indossa il costume da bagno o le infradito al largo della spiaggia è multato fino a 500 euro.
Lo stesso vale per una delle città preferite dagli italiani. Chi desidera farsi fotografare in Piazza San Marco o seguire con lo sguardo il gondoliere, ma ha il seno troppo scoperto o indossa un costume da bagno, può far saltare il budget con una multa fino a 500 euro.
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