Il Consiglio dei Ministri del Governo italiano ha approvato una decisione statutaria che introduce misure urgenti in materia di finanziamento degli investimenti di interesse strategico che autorizza il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ad acquisire tra il 15% e il 20% di NetCo, la società che raggruppa Telecom Il patrimonio di rete fissa dell’Italia (TIM), massimo 2.200 milioni, secondo il protocollo d’intesa siglato all’inizio di agosto con KKR.
Il decreto prevedeva, su proposta del presidente del Consiglio, Georgia Meloni, e del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, di garantire le risorse finanziarie necessarie per consentire al Ministero dell’Economia e delle Finanze di entrare nelle operazioni “NetCo” guidate da il fondo KKR tra le altre cose.
Allo stesso modo con l’intenzione che in futuro NetCo mantenga il perimetro gestionale e l’infrastruttura di rete fissa di telecomunicazioni attualmente di proprietà di TIM, e svolga un ruolo strategico per il Governo nel raggiungimento di obiettivi di sviluppo che abbiano interessi strategici e in termini di sicurezza nazionale.
All’inizio di agosto, la KKR e il Ministero italiano dell’Economia e delle Finanze hanno firmato un memorandum d’intesa che prevede la formulazione di un’offerta vincolante e l’ingresso del Ministero in Netco “in una percentuale fino al 20%”.
Nel mese di giugno Telecom Italia (TIM) ha annunciato trattative esclusive con i fondi KKR per la vendita di Netco, società che raggruppa asset di rete fissa, e della sua partecipazione nel business dei cavi sottomarini (FiberCop e Sparkle).
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