Il governo di coalizione italiano, guidato dal primo ministro Giorgia Meloni, sta valutando la possibilità di vendere quote di minoranza in alcune società statali per rilanciare le finanze pubbliche della nazione transalpina.

I ministri italiani stanno valutando la possibilità di vendere alcuni asset, comprese le partecipazioni nelle ferrovie statali, pur mantenendo il controllo di tali società, ha detto una fonte vicina a Bloomberg.

Hanno aggiunto inoltre che i funzionari contano anche sul ricavato della vendita delle azioni della Banca Monte dei Paschi di Siena, cosa che il governo prevede di fare l’anno prossimo.

Lunedì scorso Meloni ha indicato ai ministri del suo gabinetto la necessità di tagli alla spesa per attuare piani di riduzione delle tasse sui salari e di aiuto alle famiglie in difficoltà, dopodiché il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha affermato che “potrebbe essere una buona idea disinvestire alcuni beni.”

Attraverso il disinvestimento di asset, il governo Meloni può finanziare nuove spese senza aumentare l’enorme peso del debito italiano, anche se questa mossa potrebbe sollevare preoccupazioni tra i regolatori dell’Unione Europea e i mercati finanziari.

Con l’economia in difficoltà dopo aver subito una contrazione inaspettata nel secondo trimestre, l’Italia si trova di fronte alla prospettiva di superare il suo obiettivo di deficit del 4,5% per quest’anno e del 3,7% nel 2024.

La Meloni ha sorpreso investitori e mercati a metà agosto con la decisione di tassare i profitti extra che le banche realizzano a seguito della decisione della Banca Centrale Europea di aumentare i tassi di interesse.

Il governo sta inoltre assumendo un ruolo attivo in vari settori aziendali, dalla finanza all’aviazione e alla tecnologia. A questo proposito, lunedì l’Italia ha approvato un decreto che autorizza lo Stato ad acquisire partecipazioni nel settore della rete di Telecom Italia.