Le aziende dedicate ai team virtuali hanno conquistato lo sport professionistico: affari e corruzione.
Quello Federcalcio boliviana ha deciso di cancellare “Tutti Contro Tutti” e “Torneo de la Copa”, entrambi dall’edizione 2023. Ciò è dovuto a molte denunce di corruzione e di partite truccate per le scommesse.
Le squadre virtuali sono altamente installate negli sport professionistici in tutti i campi e paesi.
In Bolivia si disputerà un campionato straordinario che prenderà il via nei prossimi giorni e si giocherà fino alla fine di dicembre.
Presidente della FBF, Fernando Costaha comunicato tramite una conferenza stampa le conclusioni raggiunte dal Consiglio Superiore, in una riunione tenutasi alla presenza dei 17 club della massima categoria.
“Con 14 voti a favore, un’astensione e due contrari, l’annullamento del torneo Tutti Contro Tutti e della Coppa 2023 è stato finalizzato”, ha affermato.
Ha aggiunto che la decisione è dovuta a questo fatto ci sono serie indicazioni che entrambi i tornei abbiano dei punti deboli. Prenderemo la decisione presa in relazione al torneo per consultarci con CONMEBOL per determinarne l’ammissibilità”.
Questa non è la prima volta a scandalo sugli accordi volti a facilitare il business delle scommesse. Anni fa anche il calcio italiano prevedeva misure severe per eliminare questa cattiva abitudine.
Questo lunedì, in Bolivia, è stato annunciato un altro filmato in cui il presidente di una squadra offre ad un miliardario una somma di denaro ad un arbitro per fare causa alla propria società e gli è valso 5 gol nella partita.
Dopo l’annuncio di Costa, l’impatto dei club partecipanti al voto non si è fatto attendere. Ettore Montes, il presidente di The Strongest, è scontento della decisione di annullare il torneo e ricominciare da capo. Il leader tabby mette in dubbio i tempi: “comprimere un campionato da otto/nove mesi a un mese e mezzo non è giusto”, dice.
“(Noi) non siamo d’accordo, abbiamo votato contro. Speriamo che Conmebol prenda la decisione giusta e ragionevole”, ha aggiunto Montes, ribadendo la sua posizione.
Nel frattempo, Giocatore colombiano, Michael Ortega, figura della squadra aurinegro Ha usato i social per esprimere la sua rabbia: “9 mesi d’inferno! Sono passati 2 anni, cosa c’è che non va? I suoi sforzi e le sue lotte furono vani. Pensa e vedi cosa accadrà al mio futuro. Essere in un torneo dove succedono tutte queste cose e non è giusto, da professionista e devoto a tutti gli obiettivi che la squadra e i miei compagni hanno segnato è stato sprecato.
“Esploratore. Pensatore. Evangelista di viaggi freelance. Creatore amichevole. Comunicatore. Giocatore.”