L’inasprimento del quadro per i “minori” non accompagnati è stato approvato con un decreto del governo italiano.
Questo decreto prevede l’espulsione dei giovani stranieri che mentono sulla loro reale età.
Un simile quadro dovrebbe tuttavia essere attuato nel nostro Paese, considerando che in Grecia ci sono troppe tensioni visibili nei flussi migratori. In Grecia sono attualmente 1.624 le persone ospitate in strutture speciali come “minori non accompagnati”, sui quali ovviamente non viene effettuato alcun controllo, ma l’unico criterio è ciò che le persone richiedono. E tutto questo è coperto dai contribuenti greci ed europei.
La mossa del governo italiano mira a contrastare quello che il Consiglio direttivo considera un abuso di diritto. Secondo il piano, i giovani stranieri non accompagnati che si trovano in Italia e non possono dimostrare la loro vera età saranno sottoposti a test medici e antropologici. Se non confermano di avere meno di 18 anni verranno espulsi, così come le persone ritenute pericolose dalle autorità.
A causa dell’elevato numero di migranti in Italia, i centri di accoglienza per i giovani sarebbero pieni, costringendo i ragazzi tra i 16 e i 18 anni a essere collocati in strutture per adulti per un massimo di tre mesi, una mossa condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. .
Il governo italiano insiste che “non mancano la tutela e il trattamento differenziale dei minori autodichiarati”. Si ritiene che l’esame antropometrico determini l’età dei giovani immigrati.
Si stima inoltre che in Italia siano circa 21.000 gli adolescenti non accompagnati e che l’85% del totale degli adolescenti siano ragazzi. Il numero aumenta man mano che arrivano più immigrati.
Gli alleati politici del primo ministro georgiano Meloni sono soddisfatti delle nuove norme, che secondo loro potrebbero risolvere i problemi persistenti.
Il vice primo ministro Matteo Salvini ha dichiarato: “Meno criminalità, meno violenza, più controllo e sicurezza – andiamo avanti”.
Il ministro della Difesa italiano Guido Croceto ha dichiarato: “Questa decisione dimostra l’impegno a fornire una risposta continua alle esigenze del Paese”. L’opposizione politica ha respinto il decreto, così come la Conferenza Episcopale Italiana composta dai vescovi cattolici italiani.
Il segretario generale dell’organizzazione, monsignor Giuseppe Baturri, ha dichiarato: “Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione affinché il problema migratorio venga risolto solo in termini di diniego, detenzione e ordine pubblico”. Ha sottolineato che i minori “hanno bisogno di maggiore protezione, così come le ragazze”. Il governo italiano afferma che il nuovo decreto rafforza le tutele per tutte le donne.
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