La Nuova Zelanda ha inviato un messaggio forte venerdì a Lione punendo l’Italia 96-17 e ricordando loro che bisogna contare su di loro per il resto dei Mondiali 2023. Con questa build vincente, hanno riconquistato il secondo posto nel Gruppo A della Nazionale. Coppa del Mondo dietro la Francia (13 punti).
Ritrovando tutte le forze per la prima volta nel torneo, gli All Blacks hanno fugato i dubbi che avevano suscitato dopo la sconfitta per 35-7 contro il Sudafrica in una partita di preparazione alla Coppa del Mondo, cancellando l’impressione di impotenza persa contro la Francia (27-13 ) durante la sua prima partita. Avvicinandosi all’ultima giornata della fase a gironi, hanno riconquistato lo status di favoriti, proprio come Francia, Sud Africa e Irlanda.
Nonostante questa sconfitta, l’Italia non è ancora eliminata ma dovrà battere i francesi il 6 ottobre a Lione per avere qualche speranza di passare ai quarti di finale.
Calvario italiano
Per la Nazionale la speranza di strappare per la prima volta nella storia lo scalpo dell’uomo in nero è durata solo un minuto. Era giunto il momento per gli All Blacks di rubare la palla agli avversari nel proprio campo e avanzare pazientemente ma inesorabilmente verso la porta dell’Azzurro.
Un’azione si è concretizzata cinque minuti più tardi dall’esterno Will Jordan, che ha ricevuto un passaggio sui piedi di Jordie Barrett per segnare con un calcio d’angolo alla prima meta della partita, che è stato trasformato da Richie Mo’unga (7-0.6). In risposta alla loro bravura nei tre quarti, anche gli attaccanti degli All Blacks hanno mostrato i loro muscoli, spingendo, dopo un rigore, gli italiani con una palla che è stata rifinita dal mediano di mischia Aaron Smith (14-3, 17).
Impossibilitati a competere nella fase statica, sopraffatti dalla velocità dei giocatori neozelandesi, perdevano palla, il resto dell’Italia era ancora lontano dal crossare, ridotto al ruolo di sparring partner, tendenza di Brahim Asloum contro Mike Tyson.
Dal 23′ è la Nuova Zelanda a mettere in tasca i punti bonus offensivi (28-3). 20 minuti dopo, tornano negli spogliatoi con un punteggio che strizza l’occhio al governo francese: 49-3. E gli uomini in nero non hanno mollato la presa anche nel secondo tempo, aggiungendo alle sei mete segnate nel primo tempo, altre otto, in stile PlayStation, una più bella dell’altra, cucite in filo d’oro dalla magia degli uomini in nero. nero.
“Rugby gratis”
Hanno lasciato solo briciole agli italiani: due mete delle ali Ange Capuozzo e Monty Ioane che non sono riuscite a ridurre il divario che ancora esisteva tra le due squadre. Gli Azzurri possono essere contenti di non avere un record di sconfitte contro la squadra nera, che perse 101-3 contro la squadra neozelandese nel 1999.
Pertanto, gli All Blacks ci ricordano che esistono ancora ai vertici della classifica mondiale del rugby.
“Abbiamo talento in tutte le aree del gioco, ma non abbiamo ancora trovato la soluzione giusta. Stasera abbiamo giocato a rugby gratis”, ha detto a Sky Sports Ardie Savea, capitano della squadra in nero.
Giocando in attacco, con la velocità e l’abilità che hanno dimostrato, terzino e attaccante mescolati insieme, sembravano inarrestabili.
L’Irlanda, che potrebbe affrontare nei quarti di finale a Saint-Denis, salvo sorprese, è stata ammonita.
Intanto gli All Blacks possono divertirsi. A Lione, hanno offerto a Sam Whitelock una nuova festa per la sua 149esima selezione con la maglia nera, battendo il record che condivideva con Richie McCaw, che era presente a Lione.
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