Gennaro Gattuso ha parlato a lungo dell’incidente accaduto domenica prima della partita dell’OM-OL. L’allenatore italiano ha avvertito che Fabio Grosso potrebbe perdere un occhio.
Domenica la delegazione del Marsiglia ha subito incontrato Fabio Grosso nello spogliatoio del Lione per verificarlo. È composto da Jean-Pierre Papin, Pablo Longoria e Gennaro Gattuso. L’allenatore italiano conosce molto bene il tecnico del Lione con cui vinse il Mondiale del 2006. Il tecnico dell’OM ha parlato dei fatti accaduti domenica nel corso di una conferenza stampa.
Il calabrese non usa mezzi termini. Per Gattuso il calcio è la festa che soffre di più dopo l’attentato al pullman: “Questa partita contro il Lione è una sconfitta per tutti, per la mia squadra, per l’OL. Vedere i bambini piangere al Vélodrome perché la partita non si poteva giocare era difficile da accettare. Questa è una perdita per il calcio in generale. Mi dispiace che sia successo a Marsiglia. »
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— Olimpico di Marsiglia (@OM_Officiel) 2 novembre 2023
L’ex centrocampista del Milan si è lamentato dell’immagine riflessa dal Marsiglia: “Da quando sono arrivato, un mese fa, molte persone mi hanno contattato, pensando che qui continuassero a verificarsi problemi. Lavoriamo bene, la mia famiglia corre tranquilla, viviamo bene qui. Non voglio pensare a quello che è successo. Questo fallimento è stato causato da quattro o cinque persone che non rappresentavano i tifosi del club e hanno preso decisioni affrettate. Ciò ci ha lasciato tutti senza parole. »
“Nel giro di pochi centimetri avrebbe potuto perdere un occhio”
Gattuso ha raccontato la serata dal backstage: “Ci sono stati momenti preoccupanti. Non ho mai visto la prima foto di Fabio Grosso coperto di sangue. Non pensiamo che sia così grave. L’ho visto circa un’ora e mezza dopo. Diciamo solo che è fortunato. Avere 15 punti di sutura sul viso non è banale. »
L’allenatore del Marsiglia ha parlato il giorno successivo con il suo omologo del Lione: “Ci siamo chiamati tramite video. Non gli ho parlato molto dopo quell’incidente. Il giorno successivo abbiamo avuto l’opportunità di parlare a lungo. Mi dispiace davvero per lui, ma compatirei chiunque. Sono davvero triste per questo incidente. (…) Nessun tifoso si è sentito rappresentato da questi aggressori. Doveva essere una festa, quindi abbiamo avuto una brutta esperienza. Insieme a Fabio abbiamo parlato della sua fortuna; nel giro di pochi centimetri avrebbe potuto perdere un occhio. »
“Se dobbiamo chiudere la strada per cinque minuti…”
Il calabrese ha commentato la difficoltà delle forze dell’ordine nel garantire gli spostamenti: “Io sono un allenatore, non un sindaco o un prefetto. Non voglio che nessuno pensi che sto tenendo una conferenza. La distanza tra l’Hôtel des Lyonnais e lo stadio è di sei minuti in autobus. Se dovessimo chiudere la strada per cinque minuti, non dovrebbe essere un problema. In genere, dovrebbe essere possibile implementare una sicurezza adeguata. Se una partita è in pericolo, bisogna agire, a Marsiglia o altrove. »
Gattuso ritiene che le autorità dovrebbero trarre ispirazione dalle misure attuate nei paesi in cui il teppismo è stato sradicato: “Ho fatto domande a turno. Episodi di questo tipo non si verificano solo in Francia, ma anche in Italia e in altri Paesi. Se pensiamo alle azioni della Thatcher contro gli hooligan in Gran Bretagna, vediamo che hanno avuto successo. Allora mi chiedo perché non ci siano leggi adeguate, perché dobbiamo aspettare che capiti un incidente per reagire. Nella Comunità europea ci sono paesi che hanno adottato misure in questo settore. Forse dobbiamo implementare regole speciali per le partite ad alto rischio. »
All’indomani di un importante incontro del 18 settembre, in cui i dirigenti del Marsiglia sarebbero stati minacciati, Gennaro Gattuso ha davvero dato il via ai fatti in un contesto unico…
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