Secondo la squadra di soccorso intervenuta nel crollo della cabina della funivia a Stresa, in Italia, la cabina sembrava non funzionare correttamente. Il sito è stato visitato oggi dal ministro italiano Enrico Giovannini, che ha promesso un’indagine rigorosa sul disastro, ha detto l’agenzia AP. Dei 15 passeggeri, solo un bambino di cinque anni è sopravvissuto al tragico incidente.
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Soccorso dopo l’incidente della funivia in Italia
| Foto: Profimedia.cz
“Penso che ci siano stati due problemi: si è rotta la fune e si è rotto il freno di emergenza”, ha detto Matteo Gasparini, capo del locale Soccorso Alpino. Secondo lui, il guasto ai freni ha causato un’accelerazione significativa della cabina, non aggrappandosi alle restanti funi della struttura e cadendo a terra ad alta velocità, il che ha solo intensificato la distruzione della collisione. I freni di sicurezza nella seconda cabina della funivia invece sono a posto e funzionano bene.
L’incidente è stato visitato oggi dal ministro dei Trasporti italiano Enrico Giovannini, che ha promesso di formare una commissione d’inchiesta. Sulle cause della caduta sarà indagata anche la Procura, che ha aperto un’inchiesta sul presunto omicidio.
Il funzionamento della funivia viene controllato regolarmente. Lo ha confermato la stampa italiana Leitner, che ha effettuato il sopralluogo. Secondo lui, la corda è stata controllata l’ultima volta alla fine dell’anno scorso. L’azienda altoatesina è uno dei principali produttori europei di tecnologia per le linee in cavo, le sue attrezzature hanno anche molte funivie nella Repubblica Ceca, come la ferrovia Pec pod Sněžkou – Růžová hora – Sněžka.
In Italia si è schiantata la cabina della funivia. La tragedia ha causato 14 vittime e il bambino è morto
A seguito della revoca di diverse misure antiepidemiche nel Paese, la funivia italiana ha iniziato a funzionare con i passeggeri lo scorso fine settimana.
Le condizioni dell’unico sopravvissuto, secondo un comunicato dell’ospedale Regina Margherita di Torino, sono gravi ma stabili. Suo padre, suo fratello e sua madre, cittadini israeliani che vivevano stabilmente in Italia, sono stati uccisi in autunno, così come il suo bisnonno. Il ministero degli Esteri israeliano ha detto che stava negoziando il ritorno dei corpi in patria. Tra le vittime c’era anche un uomo iraniano che viveva stabilmente con un’altra vittima del disastro, un ricercatore italiano. Anche le altre vittime erano di nazionalità italiana.
Il luogo del disastro, il villaggio di Stresa, si trova sulle rive del Lago Maggiore in Piemonte. Dal paese si prende la funivia fino alla cima del Mottarone, dove si trova un piccolo parco divertimenti per bambini. Le colline sono una meta ambita per le gite grazie ai panorami circostanti. La capanna è caduta in una zona boscosa e di difficile accesso, che inizialmente ha reso più difficoltose le operazioni di soccorso.
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