Mercoledì 26 giugno, condizioni ottimali per il parapendio nel massiccio del Monte Bianco. Il caldo intenso produce forti correnti che permettono ai piloti di salire molto in alto. Così, lanciandosi da Planpraz fino alle alture di Chamonix (a circa 2.000 m), è stato possibile scalare più di 5.000 metri… È stato così che, solo il 26 giugno, quasi 150 parapendisti sono atterrati sulla cima del Monte Bianco. . In alto, temperature estive…
Il bilancio umano è stato quasi miracoloso
Tra queste decine di piloti, un piccolo numero era abituato alle condizioni di alta montagna e gli esperti consideravano un miracolo che il numero delle vittime fosse così basso. A tali altitudini, la mancanza di ossigeno rende il processo decisionale meno chiaro e i riflessi meno efficaci. Di conseguenza, quella giornata si è conclusa con un incidente mortale. E, soprattutto, salvare il pilota ferito è stato estremamente difficile. È impossibile far volare un elicottero nel cielo pieno di parapendii. È inoltre impossibile avvicinarsi ad alcune zone dove il caldo è troppo pericoloso (caduta massi). Il pilota, ritrovato sul versante italiano, avrebbe mancato il decollo.
Leggi anche : Record mondiale, il francese è atterrato a 6.145 metri di altitudine sull’Himalaya
Un divieto quasi immediato
Due giorni dopo, i municipi di St Gervais e Chamonix hanno emesso un’ordinanza che vieta i voli in parapendio intorno al Monte Bianco. Regolamento per la fine di giugno. Nei mesi di luglio e agosto, stagione molto intensa nel Massiccio, i voli sono vietati da diversi anni dalla Prefettura. All’inizio di luglio sono stati gli italiani a prendere in mano la questione. Il presidente valdostano ha quindi chiesto all’autorità italiana di regolamentazione dell’aviazione civile di stabilire nuove regole per il parapendio.
Illustrazione © Parapendio Monte Bianco – Cattura
“Imprenditore. Comunicatore pluripremiato. Scrittore. Specialista di social media. Appassionato praticante di zombie.”