Non esistono due giocatori che meglio di Salvatore e Sebastiano Esposito, due prodotti giovanili dell’Inter, possano illustrare i problemi che affliggono i giovani calciatori italiani.
Le prime fasi della carriera dei fratelli sono speculari, entrambi esordendo al Castellammare per poi trasferirsi al Brescia e poi all’Inter nel luglio 2014. Dopo quattro anni nelle giovanili nerazzurre, la vita ha portato Salvatore e Sebastiano Esposito rapidamente su strade diverse.
Il fratello maggiore di Esposito, Salvatore, è arrivato alla SPAL a titolo definitivo dopo un positivo periodo di prestito di sei mesi nel 2018. Ha trascorso del tempo in prestito con Ravenna e Chievo. Verona prima di sfondare in prima squadra nel 2020, dove ha collezionato 84 presenze.
Sebastiano Esposito, di due anni più giovane, resta all’Inter e irrompe nella prima squadra di Antonio Conte, segnando una volta in 10 brevi presenze. Il futuro sembrava più luminoso per il fratello minore, ma da allora le cose sono diventate difficili per l’attaccante italiano. Questo giocatore di 20 anni si è trasferito in diversi club in prestito, dal Venezia e Basilea all’Anderlecht.
Con Sebastiano Esposito che fatica a ritrovare il terreno dopo la sua prima svolta, il duro lavoro di Salvatore in seconda divisione con la SPAL ha iniziato a dare i suoi frutti ed è stato premiato con il suo debutto in Nazionale dall’allenatore Roberto Mancini a giugno. Suo fratello minore, Sebastiano, sembra non essere più sotto i riflettori e la pressione sta lentamente iniziando a crescere.
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