Loggia massonica d’Italia P2: “I banchieri di Dio”

Uno dei casi italiani più clamorosi, a cui il mondo intero assisteva sotto shock, è stato il caso del “Banchiere di Dio”, ovvero della Loggia massonica italiana.

Marzo 1981… Due procuratori di Milano indagano su un finto caso di rapimento avvenuto due anni prima. L’uomo presumibilmente rapito nel 1979 era un banchiere siciliano e consulente finanziario del Vaticano. Si chiamava Michele Sidona e le indagini della procura porteranno a rivelazioni che sconvolgeranno non solo l’Italia ma il mondo intero. Rivelazioni che sono arrivate alla mafia, al Papa, al giovane imprenditore ed esordiente Silvio Berlusconi e tanti altri. Una rivelazione che coinvolgerebbe anche… la giunta del colonnello in Grecia. Cominciamo dall’inizio…

Preso di mira dalle autorità per il suo finto rapimento, Sidona si nascose da qualche parte in Sicilia. Perciò, quando all’improvviso è stato visto ad Arezzo per incontrare Lizio Gelli, è scattato l’allarme. Anche Jelly divenne automaticamente un bersaglio, perché il pubblico ministero aveva in mente una cosa semplice: far apparire Sidona e percorrere 1000 km per incontrarlo, c’era qualcosa di sospetto che giocava su di lui. E alla fine ci sarebbe stato un incidente: il 17 marzo 1981 le autorità fecero irruzione negli uffici di Jelli e trovarono, tra le altre cose, un elenco di 962 nomi. Qual è il nome del 962? Membri della Loggia Massonica Italiana. La famosa P2 (Propaganda 2), il cui preside è Lizio Jelli.

Membri provenienti da tutti i ceti sociali

Tra i 962 nomi, il governo italiano ha visto alcuni nomi che non aveva mai immaginato: tre ministri, 43 parlamentari, 8 ammiragli, tutti i capi dei servizi segreti, cardinali (!), direttori di polizia nelle maggiori città, centinaia di funzionari civili servitori e diplomatici, consulenti aziendali, editori Corriere della Sera, giornalista famoso, personaggio televisivo italiano, banchiere Roberto Calvi, molti industriali. Uno di questi è Berlusconi in ascesa. Tutti questi e molti altri (962 in totale, lo ripetiamo) sono iscritti alla P2. Senza sapere l’uno dell’altro! L’unico che conosce tutti i membri è Jelly, che è anche l’unico che non nasconde la faccia alle riunioni della Loggia Massonica.


La moneta nei regimi dittatoriali e il “Progetto Rinascimento Democratico”

L’uomo a cui piaceva il fascismo e considerava il comunismo la minaccia più grande, si schierò con Benito Mussolini e poi fuggì in Argentina. Lì, in qualche modo fece amicizia con il presidente Juan Peron e improvvisamente tornò in Italia come industriale con amici potenti. Ma nessuno è più forte di lui. Pertanto, i pubblici ministeri hanno trovato qualcosa di più che un semplice spigola e quando lo districano, avranno una sorpresa. La P2, come dimostrano le prove scoperte, è stata coinvolta in tutti gli scandali politici e finanziari. Aveva legami con la mafia, con la quale collaborò a diversi omicidi politici. Ha legami con le organizzazioni terroristiche che finanzia. Deteneva il controllo della banca vaticana e attraverso di essa, con l’aiuto della CIA, convogliava fondi verso organizzazioni paramilitari e dittature. Uno di questi era il colonnello della giunta greca (1967-1974)!

Quella rivelazione, ovviamente, segnerebbe la fine della P2, o almeno della versione che aveva in atto. Tuttavia, Jelli sarebbe fuggito in Argentina, dove alla fine sarebbe stato consegnato alle autorità italiane per scontare una pena detentiva di 12 anni. Quanto emerso, però, lo ha classificato nella categoria “estremamente pericoloso”. E diventerà il pericolo numero 1 quando nella sua villa, da qualche parte in Toscana, verrà scoperto un terribile documento: il “Piano di risveglio democratico”. Questo è ciò che dice il titolo e come suona: Press Consolidation. Repressione dei sindacati. Revisione della Costituzione italiana. Tutte queste P2 sono considerate necessarie per il futuro dell’Italia. E tutto questo si potrà fare con i fondi della banca vaticana. Ecco perché i “banchieri di Dio”, come quelli coinvolti, sono rimasti indietro nella storia.

Impiccagione: ordine

L’obiettivo della P2, la loggia massonica italiana, era quello di creare una nuova élite politica ed economica. Una nuova realtà che porterà gradualmente a una “forma assoluta di democrazia”, come si legge in uno dei capitoli del piano scoperto. Un piano fallito definitivamente e irrevocabilmente, quando crollò anche Banca Ambrosiano, di fatto controllata dal Vaticano. E più specificatamente Roberto Calvi. Presidenti di banche, funzionari vaticani e membri della P2, come abbiamo menzionato sopra. E allo stesso tempo, un uomo che avrebbe fatto una fine tragica, perché venne trovato impiccato a un ponte di Londra, a poche centinaia di metri da una chiesa che nel Medioevo apparteneva ai Cavalieri Templari. Non sembra un caso che la scelta del luogo del suo omicidio sia stata il tradizionale metodo di esecuzione massonico…


Cosa Nostra da 1,3 miliardi di dollari e l’ascesa politica di Berlusconi

Perché è stato ucciso? Il motivo è che la mafia vuole controllare Ambrosia Bank con tutte le sue forze. E il motivo per cui voleva qualcosa del genere era questo: è stata trovata una somma di 1,3 miliardi di dollari, senza che nessuno sapesse a chi appartenesse. Ma la polizia italiana lo conosceva, anche se non poteva provarlo. Il denaro apparteneva alla mafia siciliana, Cosa Nostra, che – come già detto – collaborò con il gran magister Jelli. Queste rivelazioni furono persistenti e sorprendenti, poiché si sapeva che la P2 operava dal 1966 mentre la CIA tentava dal 1950 di dirigere le cose lì. Cioè, portando alla creazione di Jelly’s P2.

Questa setta segreta, come verrà dimostrato in seguito, è stata coinvolta in numerosi scandali e attacchi terroristici. A lui, ad esempio, si deve l’attentato terroristico alla stazione ferroviaria di Bologna che provocò 85 morti e 200 feriti. In poche parole, questo è stato il più grande attacco terroristico avvenuto in Italia dalla Seconda Guerra Mondiale! In effetti, le rivelazioni furono tali che nel maggio 1981, due mesi dopo lo scoppio dello scandalo, il primo ministro Arnaldo Forlani si dimise. Del resto non avrebbe potuto fare altrimenti, perché nella lista dei 962 membri della P2 figuravano membri del suo governo.

Della loggia massonica che molti credono non abbia mai smesso di funzionare, nonostante sia stata sciolta nel 1982. E come forte indizio di ciò si considera l’elezione di Silvio Berlusconi a Primo Ministro nel 1994…

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Alberta Trevisan

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