Le zone costiere di questa ambita isola italiana nel Mar Mediterraneo sono rinomate per la loro bellezza e fanno solitamente parte di aree naturali protette. Questo secondo l’agenzia ANSA anche il caso della spiaggia La Ciaccia, vicino a Valledoria, dove un uomo di 50 anni ha raccolto sassolini in sacchetti di plastica.
Un’altra persona se ne è accorta e ha segnalato l’accaduto all’amministrazione forestale al numero verde 1515. Il turista sorpreso si è difeso ammettendo di voler portare la pietra ai suoi figli.
Prendere conchiglie e pietre come souvenir è un grosso problema in Sardegna, poiché si suppone distrugga l’ambiente. Pertanto, le autorità locali hanno deciso di combattere questo crimine con multe elevate.
Molti turisti non sono consapevoli di questi divieti o li ignorano deliberatamente quando raccolgono la sabbia nelle bottiglie o i sassolini nei sacchi. Quando vengono catturati, essere sorpresi non è sufficiente.
“Il furto di ciottoli e sabbia può sembrare innocuo, ma è mortale per il fragile sistema naturale delle spiagge”, sostengono le autorità italiane, che quest’anno hanno rafforzato i controlli in alcune aree.
Al suddetto turista non è stata comminata la multa più severa di 1.000 euro, poiché il limite massimo della multa per tale reato è di 3.000 euro (71.730 CZK).
L’Italia non è l’unico Paese che vieta di prelevare ingredienti naturali dalle spiagge. La raccolta di conchiglie o pietre è vietata anche in Turchia, Egitto, Dubai, Repubblica Dominicana, Nuova Zelanda e Cipro settentrionale.
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