“Questa è una notizia del tutto infondata”, ha detto Magi in un’intervista a ČTK. Lui ha aggiunto che non aveva mai sentito parlare della possibilità che Dlabajová guidasse il candidato SUE nell’Italia nordorientale in questa riunione della coalizione. Il partito +Europa, il cui volto principale è l’ex commissario europeo e ministro degli Affari esteri Emma Bonin, insieme al partito italiano Živa guidato dall’ex primo ministro Matteo Renzi, sono gli enti fondatori del SUE.
La stampa ceca ha riportato in precedenza che la Dlabajová, che ha vissuto in Italia per 20 anni, ha accettato l’offerta della SUE per candidarsi nella circoscrizione Nord-Est dell’Italia, dove sono stati eletti 18 deputati. L’Italia manda a Bruxelles 76 parlamentari, ma il Paese è diviso in quattro circoscrizioni elettorali. Per ottenere un mandato è necessario superare la soglia del 4%. Tuttavia, la divisione in circoscrizioni elettorali porta al fatto che a volte questa da sola non è sufficiente per ottenere un mandato in una circoscrizione elettorale. Nelle ultime elezioni, ad esempio, il partito Up Italy ha ottenuto quasi il 6% dei voti nel Nord Est, ma nessun membro del Parlamento europeo.
maggiore partecipazione elettorale
Se Dlabajová dovesse candidarsi in Italia, probabilmente avrebbe bisogno di molti più voti per essere eletta che nella Repubblica Ceca. Nel 2019 gli eurodeputati dovevano ottenere circa 84.000 voti per essere eletti nel movimento Sì del 2011, per il quale era candidata anche Dlabajová, nel Nord-Est d’Italia i voti sono stati più di 300.000. La circoscrizione italiana conta un milione di elettori in più dell’intera Repubblica ceca, ma al Parlamento europeo ci sono tre deputati in meno rispetto alla Repubblica ceca. I tassi di partecipazione agli elettori sono molto più alti in Italia. Nel 2019 nella Repubblica Ceca ha votato circa il 29% degli elettori, nell’Italia nord-orientale la percentuale è stata del 64%.
Dlabajová non è stata la prima persona nata in quella che oggi è la Repubblica Ceca a cercare di ottenere un mandato al Parlamento europeo in Italia. Jiří Pelikán, ex capo della televisione cecoslovacca, che lasciò la Cecoslovacchia dopo l’occupazione nel 1968, fu eletto al Parlamento europeo come membro del Partito socialista italiano nel 1979 e nel 1984.
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