Il caso italiano lascia senza parole
Preferiresti goderti la Dolce Vita? Gli insegnanti sono stati fuori dalle aule per 20 anni – a stipendio pieno!
Su 24 anni di lavoro come insegnante, presente solo da quattro anni, questo caso sta suscitando molto scalpore in Italia!
Gli insegnanti hanno molte ferie e hanno sempre tempo libero nel pomeriggio, ma continuano a lamentarsi: questo è un luogo comune che si sente spesso anche in questo paese. Come si applica questo ad alcuni educatori? Discutibile! Tuttavia, un insegnante in Italia deve essere molto vago, come riportato da vari media del Paese. Ora è stato rilasciato su ordine del tribunale.
67 volte il congedo per malattia tra il 2001 e il 2021
In Italia, la Corte di Cassazione, la massima corte del Paese, ha stabilito: Cinzia Paolina De Lio, 56 anni, insegnante in una scuola media di Chioggia, in provincia di Venezia, sarà licenziata dal servizio pubblico. E non perché non abbia insegnato per 24 anni a stipendio pieno. Ma perché ha fallito pedagogicamente.
Gli italiani sono abituati all’inefficienza dell’apparato statale. Ma ciò che i giudici di cassazione hanno calcolato nel caso dell’insegnante ha scioccato l’intero Paese: solo tra il 2001 e il 2021, secondo la sentenza pubblicata, ha preso congedi per malattia 67 volte, ciascuna tra 40 e 160 giorni.
Inoltre sono previste pause retribuite di diverse settimane per l’assistenza ai genitori, congedi di maternità e assenze da scuola per perfezionamento. Oltre alle festività ufficiali e nazionali, non c’è molto tempo per le lezioni. La Corte di Cassazione parla di “assenze anomale”.
Consigli di lettura: Molti sono venuti senza bagagli, ma Songül non voleva rinunciare ai suoi studenti
Nel video: Vacanze invece di vacanze e senza voti: è questa la scuola del futuro?
Raccomandazioni dei nostri partner
Lo sciopero studentesco ha invitato il Ministero dell’Istruzione
Per colpa sua nel 2016 ci fu addirittura uno sciopero studentesco nel suo liceo di Chioggia per chiedere il trasferimento del docente. Lo sciopero ha spinto il Ministero dell’Istruzione ad agire e, dopo un’ispezione di tre giorni, sono stati annunciati i licenziamenti. Diversi mesi dopo la sospensione fu revocata. L’insegnante ha fatto causa e ha vinto. Di conseguenza, non si presentava più a scuola così spesso.
Consigli di lettura: Il maestro alla fine – “Non ce la facciamo più”
La tua opinione è richiesta!
I risultati del sondaggio non sono rappresentativi.
Le lezioni erano “impreparate, confuse e prive di un flusso logico”
Il “maestro fantasma”, come viene chiamato De Lio in Italia, è stato finalmente licenziato a causa del suo insegnamento! I giurati hanno detto che era “impreparato, confuso e privo di logica”. Continuava a “parlare con messaggi vocali al telefono” e a distribuire voti come “a caso”. Inoltre dimenticava costantemente i libri di testo e finiva per lavorare con l’improvvisazione.
Consigli di lettura: Violenza, sesso e molestie nella chat di classe! A lanciare l’allarme è stato il preside
Almeno questo insegnante, che non è mai stato presente, a quanto pare ha fatto buon uso della sua assenza: Ha rivelato al quotidiano Republicca di aver conseguito “un diploma di pianoforte, tre diplomi in nuove tecnologie e autonomia scolastica” con “specializzazioni in criminologia, terapia animale, storia medica, parassitologia regionale”. È anche giornalista. Così ha voluto subito «ricostruire la verità sui fatti di questo caso davvero unico e reale». Ma ora lo si può trovare in riva al mare. Se lo meritava? (SÌ)
“Esploratore. Pensatore. Evangelista di viaggi freelance. Creatore amichevole. Comunicatore. Giocatore.”