All’insegna del motto “Radicate nel futuro”, l’Italia si presenterà come ospite d’onore alla Fiera del Libro di Francoforte questo autunno (16-20 ottobre). L’architetto Stefano Boeri ha voluto progettare il padiglione degli ospiti come una piazza italiana dove potessero svolgersi discussioni e discussioni. Mentre i tedeschi spesso “amano il consenso”, gli italiani amano la contraddizione, ha detto il direttore della fiera del libro Juergen Boos durante la presentazione. Programma Ospite d’Onore al Literaturhaus di Francoforte.
L’Italia vuole esporre nella piazza porticata le ultime opere letterarie di tutti i generi e nelle sale laterali il suo “bello e inestimabile patrimonio”. Qui sono previste diverse piccole mostre: sull’antichità, il viaggio di Goethe in Italia, il filosofo politico Machiavelli, edizioni di preziosi libri storici e ritratti di importanti scrittori. Perché anche la cucina e la musica fanno parte della cultura italiana, oltre al cibo e alle bevande non può mancare anche il canto, dal pop a Puccini. La lettura al buio è stata annunciata come contributo all’inclusione.
36 anni fa l’Italia era l’ospite d’onore della Fiera del Libro di Francoforte. Entro il 2024 l’obiettivo è mostrare la diversità, ha affermato Mauro Mazza, rappresentante speciale del governo italiano per la Fiera del libro, ma anche promuovere “una cultura che unisca la diversità”. Furono invitati circa 100 scrittori, tra cui alcuni come Claudio Magris e Dacia Maraini, che parteciparono nel 1988.
La conferenza stampa era già controversa: i giornalisti italiani non includevano nella lista degli invitati scrittori di spicco ma critici nei confronti del governo come Roberto Saviano. Probabilmente è stato invitato dal suo editore in Germania, ha detto il direttore della fiera del libro Boos Mazza, che ha risposto che bisognava fare una scelta e che alcune persone non avevano tempo o non volevano venire. “La diversità esiste”, promette Boos, “e gli attriti sono destinati a verificarsi”.
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