“Penso che sia molto sbagliato che alcune persone facciano campagna elettorale utilizzando forum preziosi come il G7”, ha detto Meloni.
Al vertice del Gruppo dei Sette (G7) in Puglia, sono continuate le forti divergenze tra alcuni partecipanti riguardo alla mancanza di riferimento, nel progetto di conclusioni, al diritto all’aborto.
Ieri, giovedì sera, il presidente francese Emmanuel Macron si è detto “deplorato che la parola aborto non sia presente nel testo delle conclusioni”, e ha aggiunto che “vi sono sensibilità diverse”.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha risposto immediatamente sottolineando che “non c’è motivo di entrare in guerra su questioni concordate da tempo”. “Credo che sia molto sbagliato, in tempi difficili come questi, che qualcuno faccia campagna elettorale utilizzando una sede preziosa come il G7”, ha aggiunto Meloni.
Secondo quanto riferito, il presidente di turno del Gruppo dei Sette (G7) dei Paesi industrializzati in Italia sarebbe del parere che non sia necessario un nuovo riferimento al diritto all’aborto come già contenuto nel testo delle conclusioni del vertice del G7, svoltosi un anno fa a Hiroshima.
Ma la stampa italiana aggiunge oggi che l’intera questione è considerata della massima importanza dal governo americano, che vorrebbe un nuovo rapporto completo e le conclusioni dell’incontro ancora in fase di sviluppo.
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