I risultati elettorali in Italia confermano gli exit poll e le proiezioni basate sui voti effettivi. Più nel dettaglio, il partito di Georgia Meloni lo ha accettato 28,8% percentuale di voti e resta la prima forza politica, con un aumento di quasi tre punti rispetto alle parlamentari del 2022.
I suoi due alleati, il Forza Italiana guidato da Antonio Tajani e Lega da Matteo Salvini hanno registrato percentuali rispettivamente del 9,7% e del 9,1%. Salvini, fino alla vigilia del voto, si era detto fiducioso che la Lega restasse la seconda forza politica nella coalizione di governo, e che ora molto probabilmente si troverebbe ad affrontare un’intensa contestazione interna al partito.
Per quanto ne sanno forze di opposizione, il messaggio del sondaggio è positivo per il Partito democratico di centrosinistra di Eli Schlein. Ha ricevuto il 24,3% dei voti, un aumento di quattro punti rispetto alle elezioni parlamentari.
D’altra parte, Movimento Cinque Stelle, guidato dall’ex primo ministro Giuseppe Conte, è il più grande perdente di queste elezioni. Dal 15,4% delle elezioni nazionali del 2022 “sprofonda” al 9,9%. Una delle cause principali, secondo molti analisti, è stata l’eliminazione da parte del governo Meloni delle misure di sostegno ai disoccupati e alle persone a basso reddito, che erano state approvate dal governo “cinque stelle”.
Soddisfazione, invece, per le alleanze di sinistra e gli ambientalisti, che hanno ottenuto una percentuale del 6,6%, quasi il doppio rispetto agli ultimi due anni. L’alleanza centrista degli Stati Uniti e il partito moderato Azione non sono riusciti a superare la soglia del 4% e quindi sono usciti dal Parlamento europeo.
“Sono orgoglioso dei nostri risultati e di quelli dei nostri alleati. Dobbiamo essere consapevoli delle responsabilità che portiamo. Il sistema politico è tornato ad essere bipolare e questa è una buona notizia. Ci sono visioni contrastanti e chiediamo ai cittadini di scegliere.” Ha detto Georgia Meloni.
“Si tratta di risultati impressionanti, siamo stati il partito che ha registrato l’incremento maggiore. La distanza che ci separa dai nostri Fratelli italiani si riduce e sentiamo sempre più il bisogno e la responsabilità di dare vita a proposte politiche alternative per il governo del nostro Paese”, ha sottolineato la segretaria del Partito Democratico Ellie Sline. Chiaramente, come sottolineano gli analisti, è così A differenza di altri grandi paesi europei, il voto di ieri in Italia non ha causato problemi, ma ha rafforzato la stabilità del governomentre “disordinano” l’opposizione, dando un ruolo chiave ai “democratici”.
La sua posizione in Italia e Bruxelles è stata rafforzata
“Il melone più forte d’Europa”, proprio così è il titolo de Il Messaggero di oggi. “La vittoria della Meloni e della Le Pen”, scrive LaStampa. Il Primo Ministro italiano è in cima alla lista del partito e ha fatto di queste elezioni un referendum su se stesso.
“Tra poche ore Giorgia Meloni sarà probabilmente la leader Ue meglio posizionata in termini di potere politico”, ha detto a X Lorenzo Castellani, ricercatore di scienze politiche presso l’Università Luiss.
I leader del G7, presieduto quest’anno dall’Italia, si sono incontrati da giovedì a sabato in Puglia, nel sud dell’Italia.
Al secondo posto il Partito Democratico (PD), principale partito di opposizione, con il 24%, seguito dal Movimento 5 Stelle con il 9,9%.
“Nel cortile degli adulti”
Gli altri due partiti della coalizione di governo, La Lega di Matteo Salvini e Forza Italia sono state fondate da Silvio Berlusconiciascuno ha ricevuto più del 9%.
Dall’ottobre 2022, quando è stato eletto primo ministro italiano, Meloni è riuscito a mantenere la sua popolarità grazie alle divergenze di opinione tra i suoi oppositori e stando attento a non attaccare i diritti umani come l’aborto.
L’ascesa del suo partito in occasione delle elezioni europee del 2019 è stata spettacolare: l’italiano Adelphia raccoglieva allora solo il 6,44% dei voti. Poi la quota maggiore l’ha conquistata la Lega di Matteo Salvini con il 34,26%.
Si prevede che questo risultato rafforzerà la sua posizione a Bruxelles, dove Meloni è riuscito a mettere all’ordine del giorno diversi temi, come la gestione dell’arrivo dei migranti irregolari in Europa. Contrariamente al suo alleato, il primo ministro ungherese Viktor Orbán, è riuscito a imporsi come interlocutore della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, soprattutto grazie alla sua posizione filoucraina.
Al Parlamento europeo i Fratelli Italiani fanno parte del gruppo conservatore e riformista, insieme al partito di estrema destra spagnolo Vox e al piccolo partito francese Reconquete. Un altro gruppo di estrema destra, Identità e Democrazia, comprende la Lega Nazionale e l’Allarme Nazionale di Marine Le Pen, che hanno ottenuto una vittoria storica in Francia.
Tuttavia, il riavvicinamento tra le due potenze resta incerto a causa delle forti divergenze di opinione, soprattutto riguardo alla Russia.
“Non credo che la Meloni vorrebbe lavorare con uno come Le Pen”, ha stimato Daniele Albertacci del Regno Unito e del Centro Europa. «Credo che cercherà di giocare in grande e puntare sul Partito popolare europeo», ha aggiunto l’analista, secondo il quale «Meloni vuole scegliere il nuovo presidente della Commissione».
Con informazioni di APE – BEE
“Analista certificato. Esploratore a misura di hipster. Amante della birra. Pioniere estremo del web. Troublemaker.”