Ue: Giorgia Meloni spera in una posizione di alto livello per l’Italia

Messa da parte mentre ricopriva incarichi importanti nell’Ue, Giorgia Meloni ora punta a ottenere un posto importante per il suo Paese, nella Commissione Europea.

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Qualche giorno fa, quando sono state annunciate le nomine per le posizioni chiave dell’Ue, Giorgia Meloni, che non era presente durante le trattative, non ha nascosto la sua insoddisfazione.

Successivamente ha votato contro la nomina di Antonio Costa a capo del Consiglio europeo e di Kaja Kallas a capo della diplomazia dell’UE.

Il primo ministro italiano si è astenuto anche dal voto per rinominare Ursula von der Leyen presidente della Commissione europea.

Lo scopo della nomina di questi alti funzionari dell’UE è quello di tenere conto del messaggio che emerge dai sondaggi d’opinione secondo cui le politiche di Macron e Scholz sono state respinte. E non sono gli italiani o gli europei in generale a dirlo. Il loro programma politico è stato rifiutato a livello nazionale dagli elettori francesi e tedeschi. Non capiamo perché dovremmo ancora credere nell’esistenza di un asse franco-tedesco, quando è stato distrutto dagli elettori di entrambi i paesi.“, ha spiegato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati.

Secondo l’ex ministro italiano degli Affari europei, ora professore di diritto, ciò che è importante è la strategia della Meloni.

La decisione è nelle mani del Primo Ministro, che ovviamente ha una strategia. Il modo in cui le istituzioni europee eleggono è diverso da quello delle elezioni nazionali. Nel caso di Meloni bisogna anche tenere conto del fatto che egli è presidente del gruppo conservatore ECR, per cui al momento di decidere sulla nomina per la “carica più alta” dell’Unione Europea, entrambi i ruoli influiscono sulla strategia che sceglie.“, spiega Enzo Moavero Milanesi, professore di diritto europeo.

Il successo elettorale dell’estrema destra in Francia permetterà a Giorgia Meloni di avere un forte alleato.

I risultati delle elezioni francesi forniranno una migliore comprensione del potere dei partiti europei di estrema destra nei governi nazionali. È quindi difficile pensare che l’equilibrio di potere a Bruxelles escluda i governi di Francia e Italia se entrambi hanno una maggioranza di destra.“, ha spiegato Roberto Arditti, analista politico.

Il governo di Giorgia Meloni ora fa affidamento sulle posizioni di alto livello dell’Italia nella Commissione europea.

Riccarda Fallaci

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