Cerimonia di premiazione al Centro Culturale Trevi
Sabato 27 luglio 2024 | 12:26
Da: luk
Bolzano – Santiago Torresagasti (1° premio) e Nadia Tamanini (2° premio) sono i vincitori del Premio Piero Siena di quest’anno, presentati ieri sera (26 luglio) al Centro Culturale Trevi di Bolzano in occasione dell’inaugurazione di una mostra dei loro lavori .
Il Ministero della Cultura italiano ha annunciato per la seconda volta quest’anno il Premio Piero Siena. La curatrice è Paola Tognon. Questo premio è stato assegnato per la prima volta nel 2022 ed è rivolto ad artisti che hanno lavorato nel campo delle belle arti in Alto Adige negli ultimi 25 anni ed è sostenuto dall’Ufficio dello Stato italiano per la cultura. I vincitori del premio sono stati il Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli e il Museion – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano.
Questo premio è molto importante per gli artisti che vanno oltre i confini dell’Alto Adige, ha sottolineato Marco Galateo, assessore regionale alla cultura italiana, elogiando Piero Siena come “una personalità che ha avuto una grande influenza sulla vita culturale dell’Alto Adige. . Con il suo carisma e la sua determinazione ha realizzato progetti di ampio respiro come il Museion, il museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, rivitalizzando così la cultura bolzanina.”
Una giuria composta dalla curatrice di Museion Frida Carazzato, Valentina Cramerotti della Cooperativa 19 di Bolzano e dalla storica e critica d’arte Paola Tognon ha stilato una lista di dieci artisti. Da qui, la direttrice della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee Eva Fabbris e il direttore del Museion Bart van der Heide, insieme al curatore Tognon, hanno decretato i due vincitori del premio. Il loro lavoro sarà ora esposto al Centro Culturale Trevi in Kapuzinergasse a Bolzano fino alla fine di settembre.
Il premio, intitolato al pittore, scrittore, storico dell’arte e primo direttore del Museion Piero Siena (1912 – 2003), vuole ricordare una figura che ha avuto un influsso duraturo sulla vita culturale dell’Alto Adige, uno dei fondatori del Museion di Bolzano, la piazza antistante il Museion porta il suo nome.
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