Due vulcani in Italia, l’Etna e lo Stromboli, hanno eruttato questo venerdì. Secondo la fisica dell’atmosfera Cathy Clerbaux, l’evento, che ha causato lievi perturbazioni al trasporto aereo, non ha rappresentato un rischio significativo né per i residenti né per i turisti.
L’immagine è molto impressionante. L’Etna e lo Stromboli, due vulcani molto attivi in Italia, hanno eruttato simultaneamente questo venerdì 5 luglio. Le autorità sono state costrette a rinviare di diverse ore i voli previsti all’aeroporto di Catania. La pista è stata liberata e il traffico aereo sta gradualmente riprendendo, ha affermato la società di gestione dell’aeroporto di X.
Le foto pubblicate sui social media dalle persone presenti sul posto mostravano strade coperte da uno spesso strato di cenere nera, che rallentava notevolmente il traffico. Se non c’è un ordine di evacuazione, l’inalazione di ceneri residue rappresenta un pericolo? Intervistata da BFMTV, la fisica dell’atmosfera Cathy Clerbaux ritiene che non ci siano grossi rischi se manteniamo le distanze.
“Non è pericoloso, a meno che tu non sia molto vicino ad esso.”
Conosciuti per la loro attività, l’Etna e lo Stromboli eruttano frequentemente. Il primo, classificato come primo vulcano attivo d’Europa, domina la Sicilia e raggiunge un’altezza di quasi 3.357 metri. Altrettanto famoso è il secondo, la cui vetta è ben più bassa, a 924 metri.
Tuttavia, il pennacchio di cenere non rappresenta alcun pericolo per le persone sul posto, purché rispettino la zona sicura. L’altezza dell’Etna raggiunge i 4,5 chilometri, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
“Questo è molto inquietante per il mondo dell’aviazione. Residenti e turisti non devono respirare gas velenosi, ma esiste un perimetro di avvertimento in modo che i turisti non possano avvicinarsi troppo ai due vulcani. Quindi non è pericoloso, a meno che non sia molto vicino,” ha spiegato Cathy Clerbaux, fisica dell’atmosfera presso BFMTV.
La guida continua la salita
Anche se l’eruzione è terminata, gli esperti consigliano ai turisti di non avvicinarsi ai due vulcani. “Sperimenteremo emissioni di gas e cenere per alcuni giorni, ma non durerà a lungo”, ha avvertito.
Intanto le guide hanno ripreso la salita, come ha spiegato a BFMTV Antonio Reina, guida specializzata sull’Etna.
“Ora non ci sono più eruzioni, è finita. “Possiamo proseguire fino alla vetta senza pericolo”, ha detto, sottolineando che è comunque necessario essere accompagnati da una guida.
Ha detto che la scalata è fisicamente accessibile ma può essere “difficile” a causa dei “gas vulcanici irritanti”.
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