La melma marina rende scomodo il nuoto per i turisti in Italia

La diffusione delle alghe in Italia nel Mar Adriatico è causata dalle temperature molto elevate sulla penisola appenninica. Qualche settimana fa sono comparse delle alghe nel nord Italia, nel Golfo di Trieste. Ma anche altre città sono state colpite dalla “melma del mare”, come ad esempio Ravenna, la località turistica di Rimini o Ancona, ha spiegato. Club automobilistico tedesco ADAC.

Le alghe formano una schiuma viscida sulla superficie dell’acqua, a volte più, a volte meno, intervallata da piccole bollicine. A volte sono solo piccoli punti con molto spazio tra loro, ma a volte è un tappeto spesso. Il colore varia dal bianco, al giallo, al brunastro. Le persone descrivono le alghe come appiccicose e sensibili lamentano che fanno formicolare la loro pelle. Tuttavia, gli esperti affermano che le alghe non sono velenose e non rappresentano un pericolo per la salute, sono solo molto sgradevoli.

Gli esperti ritengono che la causa della formazione e della diffusione delle alghe siano le estati molto calde con temperature dell’acqua elevate in un mare relativamente piccolo. Pochi giorni fa nel mare Adriatico è stata misurata una temperatura di 30 gradi. Tuttavia questo fenomeno non è nuovo, epidemie di alghe si sono verificate anche negli anni ’80 e ’90 e più recentemente nell’estate del 2006.

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I turisti non devono disperare. I ricercatori hanno scoperto che in molti punti la melma delle alghe si è gradualmente dissolta in scaglie bianche, segno che i batteri nel mare sono in fase di decomposizione.

La situazione nel Baltico e nel Mare del Nord non è così favorevole. Lì compaiono i batteri del genere vibrazioneche provoca diarrea, spesso accompagnata da crampi allo stomaco, nausea, vomito, febbre e brividi. La malattia dura circa tre giorni e di solito si risolve spontaneamente. Questo batterio è pericoloso per chi ha ferite aperte che causano processi infiammatori, scrive il quotidiano Bild.

“Non entrare in acqua se hai ferite aperte”, consiglia attualmente l’Istituto svedese di sanità. I governi dei Länder tedeschi di Schleswig-Holstein e Meclemburgo-Pomerania Anteriore stanno monitorando la situazione e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha istituito mappa interattiva condizioni per la diffusione dei batteri.

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Ciò dimostra che l’intera costa del Mar Baltico nello Schleswig-Holstein, da Lubecca a Flensburg, presenta condizioni abbastanza buone per la comparsa e la diffusione dei batteri Vibria. Le baie, gli estuari e i fiordi di Schlei nel Mar Baltico sono stati i più colpiti.

Sulla costa baltica del Meclemburgo con il porto di Rostock non vi è ancora alcun rischio, anzi possono riprodursi bene intorno a Rügen e Usedom.

Il Mar Baltico al largo delle coste della Svezia e della Finlandia e intorno ai paesi baltici è colpito da questo batterio in modo più grave. Gli esperti raccomandano che le persone che hanno ferite sul corpo non facciano il bagno e, durante il bagno, cerchino di non ingoiare acqua.

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Michela Eneide

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