Settebello era arrabbiato per la decisione arbitrale

Prossimo round, nuove proteste a Parigi. I cinque anelli di oggi si sono arricchiti di una nuova polemica, questa volta proveniente dalla pallanuoto italiana. La decisione arbitrale nella partita contro l’Ungheria, valida per i quarti di finale, fa ancora discutere molto sulla decisione arbitrale nella partita contro l’Ungheria. Il presunto episodio riguarda il gol di Condemi annullato per assurdo per brutalità con relativa espulsione degli italiani e punizione degli ungheresi. Una decisione che ha fatto arrabbiare Sandro Campagna e che ha portato la nostra Federazione a presentare due ricorsi, entrambi respinti da World Aquatics.

Olimpiadi, oggi in diretta: respinto il ricorso di Settebello, la squadra ignora i giudici. Nell’atletica, l’Italia si è qualificata per la finale della 4×400

Settebello protestò

Ecco perché gli italiani ascoltando l’inno nazionale con le spalle al tavolo dei giudici prima della partita contro la Spagnavale per le classifiche dal quinto all’ottavo posto. Subito dopo l’inizio della partita, coach Campagna ha sostituito Francesco Condemi, che ha ricevuto gli applausi di compagni e tifosi italiani. Come se ciò non bastasse, Settebello ha giocato i primi quattro minuti della partita volontariamente con meno giocatori, offrendo di fatto tre gol all’avversario.

Tas ha respinto il ricorso

Il Tas ha respinto il ricorso della Federazione Italiana Nuoto riguardo all’errore arbitrale della partita tra Settebello e Ungheriacon l’Italia eliminata ai quarti di finale del torneo olimpico di Parigi. Un evento che ha scatenato le proteste dei tifosi italiani e un’iniziativa in solitaria degli atleti impegnati a Parigi.

Le parole del Presidente Coni

“Una protesta che non può essere condivisa, così come non possono essere condivise alcune decisioni arbitrali contro l’Ungheria. Lo dico come figura istituzionale e membro del CIO. Poi, da presidente del Coni, ho ricordato e aggiunto che il Coni, insieme alla Federazione Italiana Nuoto, ha difeso il Settebello in tutti i gradi di giurisdizione fino al Tas, il massimo organo di giustizia sportiva internazionale. Mi scuso per la reazione che resta contraria allo spirito olimpico”. Lo afferma il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella sua nota, in merito alla protesta della Nazionale di pallanuoto.

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