Terremoto Berlusconi: pensatelo come un fine settimana al campo

Il primo ministro italiano ha detto a n-tv che si tratta di una situazione “del tutto temporanea” poiché alcune persone hanno trascorso la notte in tenda.

“Ma dovrebbe essere trattato come un fine settimana al campo. “Non manca nulla, ci sono le medicine, anche il cibo caldo, anche le coperte per la notte”, ha detto Berlusconi, che ha visitato personalmente le persone con disabilità all’Aquila.

Foto: Reuters

Il primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha dato il benvenuto alla squadra di soccorso

:. Il primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha dato il benvenuto alla squadra di soccorso

Gli edifici mal costruiti contribuirono alla devastante distruzione

Nelle regioni dell’Italia centrale colpite dal sisma sono ancora in corso le operazioni di salvataggio e gli aiuti alle popolazioni colpite. Tuttavia, le persone cominciano a chiedersi perché questo terremoto moderato abbia ucciso 250 residenti e causato perdite per oltre 1,5 miliardi di euro. Secondo gli esperti ciò è dovuto al fatto che l’edificio non è stato costruito per resistere ai terremoti.

“Il terremoto dimostra che la minaccia non riguarda solo le aree storiche. “Al contrario, gli edifici costruiti negli anni ’50 e ’60 si stanno sgretolando come gusci vuoti”, ha detto un commentatore del quotidiano La Stampa.

La cosa peggiore è che questi edifici sono spesso destinati ad uso pubblico. Nella città dell’Aquila, ad esempio, la prefettura è stata completamente distrutta, l’università, il tribunale e l’ospedale appena ricostruito sono stati gravemente danneggiati.

Nei primi decenni del dopoguerra l’Italia costruì spesso “rapidamente ed economicamente” utilizzando meno ferro possibile e malta contenente meno cemento del necessario. Non sono state effettuate prove di durabilità, le pareti portanti non sono state rinforzate. Le prime norme per la costruzione di edifici antisismici sono entrate in vigore nel 1974. Il decreto che avrebbe dovuto modificarle e restare in vigore dal 2005 non è ancora entrato in vigore.

La Procura ha avviato un’indagine

Ma la cosa peggiore è che questo rischio non riguarda solo la provincia dell’Aquila, cioè la regione Abruzzo. La minaccia di terremoti di varia intensità riguarda circa il 45% dell’intera penisola appenninica. Secondo il quotidiano sono 15 milioni gli italiani che vivono in edifici a rischio sismico.

Il quotidiano La Repubblica stima che se la terra tremasse con una forza di sette gradi nel Sud Italia, ucciderebbe tra le 5 e le 11mila persone, mentre in Giappone, che utilizza le moderne tecnologie nell’edilizia, solo cinquanta persone.

La Procura dell’Aquila ha annunciato che aprirà un’inchiesta per capire perché l’edificio, che doveva essere costruito secondo le norme antisismiche, non ha resistito al sisma. Lo scopo è scoprire se ci sono stati errori da parte dei funzionari statali nel rilascio dei permessi di ricostruzione edilizia. Ma qualunque sia l’esito, non riporterà in vita le vittime.

Michela Eneide

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