Dn Tolentino, tranquilla cittadina marchigiana, gli appassionati di storia napoleonica non dimenticheranno di ricordare il famoso trattato qui firmato nel 1797 dal giovane generale della Campagna d’Italia. Un documento che registrava poi il sequestro organizzato di opere d’arte dello Stato Pontificio, fu poi inviato in Francia per riempire lo spazio del nascente museo del Louvre. Duecento anni dopo, è su un altro tesoro arte italiana, un piccolo virtuoso del pianoforte – che non deluderà l’imperatore amante della musica – per far parlare di nuovo Tolentino.
Per incontrare il “prodigio”, riconosciuto nella rubrica Corriere Adriatico, il quotidiano locale, devi prima addentrarti nelle colline agricole della regione. Lì, davanti alla soglia di una bella casa, dall’alto del suo piccolo metro, Alberto Cartuccia Cingolani ti aspetta con il sorriso. A quasi cinque anni, il piccolo Marchigiano ha vinto ventidue concorsi (italiani e internazionali) a cui ha partecipato. Sul muro sopra il pianoforte non c’era quasi spazio per esporre diplomi e premi.
Un affare di famiglia quasi sacro
Il suo successo musicale più pubblicizzato: esecuzione impeccabile, davanti a una folla trafitta, di Sonata n. 16 in do maggiore da Mozart a Penne, in Abruzzo, e di chi è il video – visto decine di migliaia di volte – è circolato sui social network e sulla stampa europea fino alla Russia. Di cosa […] Leggi di più
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