La leadership della Banca centrale europea si sposta a Sintra, in Portogallo, come appuntamento per l’incontro annuale nella logica del corrispondente incontro a Jackson Hall, che si tiene annualmente dalla Federal Reserve statunitense, a partire da oggi. È consuetudine che politici ed economisti, esperti, analisti ed esperti di tutto il mondo si scambino opinioni ed esprimano giudizi sulle condizioni che governano l’economia mondiale.
L’incontro di quest’anno è il primo a tenersi di persona dopo la pandemia e il primo a cui Christine Lagarde ha partecipato come capo della BCE da quando è entrata in carica nel 2019 (gli eventi del 2020 e del 2021 si svolgono online).
Tuttavia, l’incontro di quest’anno è molto importante, perché il compito dei decisori politici prima di loro non è facile.
Da un lato, devono fare i conti con l’inflazione in costante aumento, che a maggio è stata quattro volte superiore all’obiettivo ufficiale della BCE del 2%, toccando il massimo storico dell’8,1%. Ancora più drammatiche le previsioni per giugno, che parlano di un tasso dell’8,5%.
Il primo passo è stato compiuto quando la BCE ha annunciato che da luglio aumenterà i tassi di interesse di 25 punti base, portando il suo tasso chiave a -0,25% da 0,50%, mentre a settembre andrà avanti con un nuovo tasso sorprendente e inaspettato. l’aumento potrebbe essere più aggressivo questa volta di 50 punti base.
L’annuncio, tuttavia, ha suscitato un’ondata di panico tra gli investitori, la cui prima reazione è stata quella di rimodellare i propri portafogli rimuovendo i titoli di Stato.
Di conseguenza, i rendimenti di paesi fortemente indebitati come Grecia e Italia hanno toccato massimi e i rendimenti dei titoli a dieci anni sono balzati di oltre il 4% (per il decennio italiano questa è stata la prima volta dal 2014).
E mentre l’aumento dei tassi di interesse è una delle armi principali delle “banche centrali per frenare l’inflazione, attualmente rischia di aprire le tasche di Eolo” e di provocare una nuova crisi del debito sovrano nella zona euro se i rendimenti dei loro titoli di stato continuano a volare, rendere più costoso il debito pubblico.
Questo fatto deve essere preso in considerazione”.
Ora da Sintra, in Portogallo, i funzionari della BCE devono rispondere non solo a come affrontare l’inflazione, ma anche a come evitare una nuova crisi del debito sovrano nella zona euro, perché i ricordi del 2012 sono difficili da dimenticare.
Nuovi orari per decisioni di politica monetaria e conferenza stampa Bce
La Banca centrale europea (BCE) cambia il suo orario di emissione decisioni di politica monetaria e ora di inizio conferenza stampa spiegare quelle decisioni.
A partire dal 21 luglio, le decisioni di politica monetaria saranno pubblicate alle 15:15 ora greca (e non più alle 14:45). La conferenza stampa inizierà alle 15:45 (e non più alle 15:30). Anche gli orari di pubblicazione dei relativi documenti cambieranno, come le dichiarazioni di politica monetaria (15:00 Central European Time). I nuovi orari si applicheranno alle future decisioni di politica monetaria e alle conferenze stampa.
Esso programma la riunione di politica monetaria rimane invariata.
moneyreview.gr con informazioni da Bloomberg
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