L’importanza di rafforzare le interconnessioni internazionali e l’opportunità storica del Paese di diventare un hub energetico strategico è stata sottolineata dal Presidente e CEO di ADMIE, Manos Manousakis, nella sua presentazione di oggi alla 26a conferenza dell’Economist.
Il Sig. Manousakis ha sottolineato che abbiamo bisogno di una rete più densa per realizzare la transizione energetica e la sicurezza dell’approvvigionamento in questo momento critico che stiamo attraversando e ha sottolineato che anche gli Operatori sono interessati a partecipare investendo in nuovi progetti di interconnessione internazionale che vengono lanciati nel regione più ampia dell’Europa sudorientale e del Mediterraneo.
Ecco i punti chiave del sig. Manousaki:
Il ruolo di ADMIE è fondamentale per la transizione verde
Siamo indubbiamente in un periodo critico. Tuttavia, non possiamo dimenticare l’obiettivo principale, determinato dall’aggravarsi della crisi climatica che abbiamo vissuto negli ultimi anni, che non è altro che la transizione verde. Il ruolo di ADMIE nel promuovere questo obiettivo è molto importante in quanto la rete è la rete che potrà trasferire energia dalle fonti disperse al Sistema ed è quindi evidente che tale infrastruttura deve essere moltiplicata.
Il contributo di ADMIE all’interconnessione domestica è stato riconosciuto negli ultimi anni. Su questo fronte, gli sviluppi più fondamentali di quest’anno saranno l’avanzamento della costruzione della “grande” interconnessione Creta-Attica e il completamento di una gara per l’interconnessione delle Cicladi meridionali nel prossimo futuro.
Interesse per la partecipazione agli investimenti nell’interconnessione elettrica del Mediterraneo sudorientale
È chiaro che la crisi dei prezzi del gas naturale, che tende a trasformarsi in una crisi dell’approvvigionamento di combustibili, ha costretto l’Europa a cercare fonti di energia alternative. Questa è un’opportunità per la Grecia, che, grazie alla sua posizione geografica, ha il potenziale per diventare un centro energetico per i Balcani più ampi e il Mediterraneo orientale nel prossimo futuro. ADMIE sta attivamente supportando in questa direzione.
Nell’ottobre 2021 abbiamo firmato un contratto che mette a disposizione la nostra esperienza per il progetto Grecia-Cipro-Israele Interconnector con lo sviluppatore Euroasia Interconnector, che riteniamo fondamentale affinché questo progetto riceva l’approvazione per un finanziamento di 657 milioni di euro in linea di principio dal meccanismo per collegare l’Europa. Nel prossimo periodo completeremo la nostra due diligence e presenteremo una proposta per la nostra partecipazione come investitore a questo progetto.
Nell’ultimo anno c’è stata anche una volontà politica molto forte, come espressa dalla firma del MoU lo scorso ottobre tra Grecia ed Egitto, per l’interconnessione elettrica dei due Paesi. Stiamo lavorando a stretto contatto con l’Egyptian Bond Manager per la maturazione tecnica e finanziaria del progetto, che, come deciso, sarà basato sulla proposta progettuale GREGY esistente del Gruppo Kopelouzo. Durante la nostra ultima visita al Cairo, abbiamo concordato con l’amministratore egiziano che la migliore soluzione per finanziare gli studi di progetto è entrare a far parte di REPowerEU in modo che possano iniziare il prima possibile. Anche ADMIE è interessata a partecipare come investimento a questo progetto ed è già nelle prime fasi del processo di due diligence, in consultazione con il Gruppo Kopelouzou e il relativo Manager in Egitto, che hanno anche espresso interesse a partecipare all’investimento.
Sviluppo dei collegamenti internazionali anche nei Balcani
È imperativo creare una rete più densa e più forte nei Balcani. Per questo ADMIE è molto interessata ad investire nell’area. In tale contesto, l’Operatore ha avviato la realizzazione di una seconda interconnessione con la Bulgaria, studiando congiuntamente con l’Operatore italiano il raddoppio dell’interconnessione tra i due Paesi, sta valutando anche il raddoppio della capacità dell’interconnessione greco-albanese esistente, pur manifestando interesse a investire anche nella Macedonia del Nord.
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