Il mistero dei Gloriosi della Beata Vergine. fatto da Girolamo Frescobaldi (1583-1643)Tarquinio Merula (1595-1665 circa)Maurizio Cazzati (1616-1678)Giovanni Legrenzi (1626-1690)Giovanni Andrea Florimi (?-1683)Fra Giovanni Battista Fasolo (1600-1664)Giovanni Battista Riccio (?-1621)Alessandro Grandi (1586-1630)Gian Paolo Cima (1570-1622)Orazio Tardi (1602-1677)Arcangelo Crotti (1550-1606)Giovanni Maria Trabacci (c.1575-1647) e anonimo. Kirsten Witmer, soprano; La Fenice aVenire, regia Jean Tubery. 2020/21. Istruzioni in francese e inglese. 57.49. Disco del libro Labellafenice LBF 2001.
Questa nuova etichetta è in linea con la nascita di una nuova formazione. Dopo trent’anni con La Fenice, diverse incisioni regolarmente apprezzate e una lunga esperienza di insegnamento, Toulousain Jean Tubéry (°1964), cornettista e flauto dolce e direttore di coro, decise, come testo introduttivo, di collocare la sua esperienza per servire giovani musicisti di talento, incrociando le sue masterclass annuali e accademie (Bruxelles, Lanvellec, Pigna…) così come al conservatorio nazionale e superiore dove ora insegna, vale a dire a Parigi, Lione e Tolosa. Nasce un nuovo set, derivato da La Fenice, dal titolo significativo: La Fenice aVenire, con un logo distintivo che segnerà le attività future.
Per celebrare l’occasione, i piattini vengono posti su piatti grandi: l’amante della musica tiene tra le mani un disco di libri in formato ovale (15 x 21 cm), stampato su bella carta, riccamente illustrato e ricco di colori, con testi di accompagnamento, firmato dallo stesso Jean Tubéry, ma anche da Marie Lebret, professoressa di filosofia e musicalità, che ha ricercato il termine “mistero” e ha fatto riferimento a Ludwig Wittgenstein (1889-1951) e alla sua opera Tractacus Logico-Philosophicus, e da Fratel Benoit Jourdain che evoca “Il Rosario ei suoi misteri”. Queste pagine devono essere lette prima di sentire l’ultimo autore che cita l’approfondita devozione alla Vergine Maria nella liturgia della Messa latina, e la comparsa, alla fine del XV secolo, di tre cicli di “mistero” o eventi miracolosi nella vita di Maria e di Gesù Cristo. L’ultimo ciclo dei Misteri rende omaggio alla vita eterna (Resurrezione e Ascensione, Pentecoste dello Spirito Santo, Assunzione e Incoronazione della Vergine) ed è scelto per la festa del Rosario, celebrata il 7 ottobre nel calendario liturgico. .
Da parte sua, Jean Tubéry ha stabilito che la musica di questo libro disco si inserisce nell’ambito del ministero di lode della “Festa del Rosario”, nella linea di comportamenti artistici e intellettuali che vanno oltre l’ipotetica accettazione del termine “ricostruzione”. Aggiunge che ciò che ascoltiamo (voci in onda in una canzone normale o in stile concerto, brani d’insieme strumentali o organi solisti di chiesa) può essere oggetto di incontro allo stesso tempo e nello stesso luogo di culto. Spiega ancora perché è stato scelto il 7 ottobre. La lunga descrizione storica richiama il contesto della battaglia di Lepanto nell’ottobre del 1571, in cui, in poche ore, la flotta ottomana fu distrutta sulla costa occidentale della Grecia dalla Lega Santa, comprese le navi di Venezia, e della Spagna, ma anche Genova , Malta o il Papato. Papa Pio V, la cui nave fa galleggiare il motto Santa Maria aiuta i poveridecise che l’intercessione della Vergine era decisiva e il suo successore, Gregorio XIII, decretò il 7 ottobre successivo la festa del Rosario in ricordo della sua gloriosa vittoria.
Il risultato di questo programma mariano è un’ora di pura bellezza vocale e strumentale. Dopo l’introduzione in cui suona la campana, i brani si susseguono: un canto gregoriano, una citazione da un antifonario, una pagina per organo o clavicembalo, sonata a quattro, sonata a tre, suono accompagnato da due flauti, sonata. .. in fila co-tessendo l’Introito, le diverse Lodi che evocano i cinque Misteri elencati prima del capitulum e l’inno finale. Nella sua presentazione, il fratello Benoit Jourdain ha ricordato che attraverso questa composizione scelta dal barocco italiano e la cui luminosità è la qualità principale, è il mistero della gloria che porta la gioia cristiana al suo parossismo, e che la gloria divina in questione ci fa eco come vittoria assoluta dell’amore divino su ogni sofferenza e su ogni morte. Non si può separare di preferenza l’una o l’altra pagina tra di loro evidenziando in questo contesto più di dieci compositori in quel momento, di cui si conoscono i nomi particolari, altri molto meno. Tuttavia, ci siamo subito lasciati sorprendere e ipnotizzare da questa affascinante atmosfera liturgica che ha attirato gli ascoltatori “verso l’alto”, grazie a traduttori di qualità. Tra questi, il soprano coreano-americano Kristen Witmer, nata e cresciuta in Giappone, dove ha studiato canto a Tokyo, esprime una voce di sconfinata delicatezza e uno spirito di toccante contemplazione.
L’intero percorso è visivamente molto bello e regala agli amanti della musica, lo ripetiamo, un’ora di beatitudine estetica. La registrazione è avvenuta in due fasi: le parti vocali e un ensemble strumentale sono state realizzate al Vézelay nel novembre 2020, mentre gli assoli d’organo (un Bernard Boulay del 2011) e il clavicembalo (anche un Thomas Griewich del 2011) sono stati scolpiti da Mathieu Valfré nell’aprile 2021 presso la chiesa di Saint-Cybard a Pranzac, nella Charente. Fanny Châtelain e Jean Tubéry si sono occupati delle canzoni regolari, quest’ultimo suonando anche cornetti per Merula, Cazzati, Legrenzi, Florimi, Cima e Crotti, e flauti dolci per canzon a due flauti de Riccio (con Sarah Dubus, sua compagna di cornetta per altre quattro pagine). Citiamo anche il violino barocco di Sue-Ying Koang e Anaëlle Blanc-Verdin, il violoncello barocco di Jean-Baptiste Valfré, e infine Ulrik-Gaston Larsen alla tiorba e arciliuto.
Il testo di tutti i brani vocali in latino, con traduzioni in francese e inglese, compare alla fine di questo bellissimo oggetto, decorato con riproduzioni a colori di dipinti di Greco (1541-1614) e poesie di Francis Jammes (1868-1938). ). Aggiungi a questo le foto del calco e degli organi di Pranzac e, quando si tratta di combattimento, la vistaAllegoria della battaglia a Lepanto, dipinto realizzato nel 1572 da Paolo Veronese, con una tela divisa in due parti, la parte inferiore simboleggia lo spirito delle battaglie navali, la parte superiore dominata dalla Madonna del Rosario, con concerto di un angelo veneziano. Questa nuova produzione dell’etichetta fenice Labella sarà contraddistinta dal rock bianco: la scelta dei brani vocali e strumentali, la realizzazione musicale e gli oggetti straordinari rappresentati dal disco di questo libro meritano tutto il merito.
Voce: 10 Record: 10 Repertorio: 10 Interpretazione: 10
Giovanni Lacroix
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