Iniziano due difficili settimane politiche per il governo di Mario Draghi in Italia.
Mercoledì, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, si è recato nella Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, in un incontro durato un’ora. L’esito principale del loro colloquio è, come fa notare Conte, che i Cinque Stelle vogliano restare al governo, ma chiedono l’adozione e la proroga della validità di alcuni provvedimenti.
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I principali sono gli sgravi fiscali per i dipendenti, il mantenimento del reddito sociale per i disoccupati, nonché la copertura dei costi, da parte dello Stato, per il potenziamento energetico e la manutenzione dei condomini.
Come ha aggiunto lo stesso leader “a cinque stelle”, il presidente del Consiglio tecnocratico italiano, Mario Draghi, è stato invitato a studiare la loro richiesta, promettendo di fornire una risposta dettagliata nei prossimi giorni.
“Non consideriamo sufficienti poche misure individuali di sostegno dell’ordine dei 200 euro. Dobbiamo aiutare datori di lavoro e lavoratori”, ha detto Conte ai giornalisti.
Di solito, infatti, Giuseppe Conte dice che “non ci sono assegni in bianco. La comunità mi chiama a rimuovere il Movimento dal governo”, aggiungendo che “il futuro della nostra cooperazione sta nelle risposte che riceveremo”.
Nonostante il clima di dialogo costruttivo di Draghi-Conte – in generale, resta aperta anche la questione della linea complessiva dell’Italia sulla questione ucraina, poiché il movimento fondato da Pepe Grillo chiede la fine delle consegne di armi al governo di Kiev.
Da parte del governo, come riportato dai media italiani, è stato annunciato che si è trattato di un “dibattito positivo e collaborativo, in cui il presidente del Movimento ha sollevato molte questioni in linea con l’azione del governo”.
Giovedì il voto di fiducia al decreto per le misure di sostegno
Intanto giovedì 7 luglio il Parlamento voterà sulla decisione “Aids” (Aiuti), che prevede uno stanziamento di 23 miliardi di euro a sostegno delle famiglie e delle imprese.
Il Movimento 5 Stelle ha chiesto al governo di rifinanziare il Superbonus e spendere soldi per la costruzione di un termovalorizzatore a Roma.
Ai giornalisti che hanno chiesto a Giuseppe Conte dell’approvazione del decreto non ha dato una risposta chiara, perché la decisione è stata chiesta dal Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle.
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