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A Roma l’insolito concistoro di papa Francesco
27 agosto 2022 – ESM – La Basilica di San Pietro si sta preparando per una cerimonia che contribuirà a plasmare un po’ il futuro della Chiesa cattolica. Sabato alle 16 avrà inizio il regolare concistoro generale in cui saranno nominati 20 nuovi cardinali. Uno ad uno, dopo aver giurato fedeltà al Papa, i funzionari ecclesiastici dei quattro angoli del mondo si inginocchieranno davanti al Vescovo di Roma che presenterà loro la famosa croce cardinalizia – questo copricapo quadrato rosso – e un anello che simboleggia la comunione con successore di Pietro.
Francesco pronuncerebbe quindi questa formula: Accettare questa porpora come segno di dignità e ufficio di cardinale, significa che sei pronto a farlo con la forza, fino a donare il tuo sangue per la crescita della fede cristiana, per la pace e l’armonia nel Popolo di Dio, per la libertà e l’espansione delle Chiese sante cattolica e romana. . »
Gli eventi emotivi a cui spesso partecipano i parenti del nuovo cardinale non sono rari. Per mantenere i circa 120 cardinali elettori che dovrebbero assistere il Papa nella sua amministrazione ed eleggere il suo successore in conclave, il capo della Chiesa cattolica deve utilizzare regolarmente la nomina: un cardinale che non è più un elettore che ha 80 anni Anni.
Per questo ottavo concistoro dall’inizio del suo pontificato, il Papa ha scelto di nominare 20 cardinali, 16 dei quali di età inferiore agli 80 anni. Se ogni promozione è sempre scrupolosamente sviscerata dai vaticanisti, allora questo concistoro di agosto 2022 riceve un’attenzione speciale. C’è da dire che il contesto è cambiato rispetto all’ultimo concistoro (2020) e che il profumo della fine del pontificato ora regna sulla città di Roma. La domanda è: la salute del Papa è peggiorata in questi mesi, il Papa compare regolarmente in sedia a rotelle per un dolore al ginocchio.
Fermare ? “La porta è aperta, è vero”
A fine luglio, sull’aereo che lo riportò dal Canada, ammise lui stesso di “non poter viaggiare in questo stato” e che, anche se non voleva spingere la “porta” della rinuncia, “questo non Non vuol dire che dopodomani non lo sarò comincerò a pensarci”.
Con questa dichiarazione, la creazione di questo nuovo cardinale assume una nuova dimensione. Analizzare le personalità e le sensibilità di queste persone che senza dubbio un giorno dovranno trovare un successore per Francesco può mostrare anche ciò che il papa argentino vuole per la futura Chiesa.
Tuttavia, quando gli è stato chiesto se si stesse preparando alla successione, il papa ha espresso enfasi sul suo ritorno dal Canada. “Non ci penserei mai. Lo Spirito Santo sa farlo meglio di me e meglio di tutti noi», si è subito difeso.
Un collegio cardinalizio meno europeo rispetto al 2013
Tuttavia, è possibile studiare lo stato dei collegi cardinalizi dopo nove anni di pontificato e riferire su importanti sviluppi. Dal 2014 e dal suo primo concistoro, il Papa ha nominato il 63% dei cardinali attualmente votanti. L’elettorato cardinalizio nominato dal predecessore Benedetto XVI era solo il 29% e solo 11 cardinali elettori (8%) grazie a Giovanni Paolo II.
Se il peso dell’Europa conta ancora, con più di due dei cinque cardinali, il primo papa sudamericano della storia ha portato il numero dei cardinali europei dal 52% del 2013 al 42% di oggi.
È l’Asia che ha conosciuto il miglioramento maggiore sotto questo pontificato. Il continente rappresenta ora il 15% dell’elettorato del collegio cardinalizio mentre nell’ultimo conclave pesava solo il 9%. Quanto all’Africa, che nel 2013 rappresentava il 10%, oggi pesa il 12%. Sabato entreranno al college anche due nuovi africani, il vescovo Peter Okpaleke, 59 anni, vescovo di Ekwulobia (Nigeria) e il vescovo Richard Baawobr, 62 anni, vescovo di Wa (Ghana).
1/5 del cardinale Francis proviene da paesi che non hanno mai avuto un cardinale
Molti dicono che Francesco è il Papa della periferia. Le statistiche lo confermano poiché quasi un cardinale su cinque nominato dall’argentino proviene da un Paese che fino ad allora non ha mai beneficiato di un cardinale. Dal 2013, 18 Paesi sono stati onorati dalla scelta del Vescovo di Roma.
Sabato 27 agosto tre cardinali vestiranno così per la prima volta il loro Paese di viola: mons. Virgilio Do Carmo Da Silva, arcivescovo di Dili, a Timor Est, Paese indipendente da 20 anni; l’arcivescovo William Seng Chye Goh di Singapore; e il Vescovo Adalberto Martínez Flores, Arcivescovo di Asunción, Paraguay.
Inoltre, è giustificato aggiungere un quarto nome, cioè il Vescovo Giorgio Marengo. L’italiano, che diventerà il più giovane cardinale del collegio (48 anni), è missionario in Mongolia da quasi 20 anni e attualmente guida la piccolissima comunità cattolica del Paese: tra i 1.300 ei 1.400 battezzati.
L’idea di “vedere cardinale” è stata rimossa
In questo concistoro “grezzo” emerge un’altra tendenza di Francesco: il fatto che non provvede più sistematicamente ai cardinali della grande arcidiocesi. Così, lo storico “trono cardinalizio” è stato nuovamente trascurato, anche in Italia dove le arcidiocesi di Venezia, Torino o addirittura Milano attualmente non hanno un cardinale in carica. Il Papa ha invece scelto di fare questo sabato il cardinale vescovo della diocesi di Como, mons. Oscar Cantoni.
La stessa osservazione varca l’Atlantico con la sbarra cardinalizia data in questo concistoro a mons. Robert McElroy, vescovo di San Diego, diocesi suffraganea dell’arcidiocesi di Los Angeles, il cui arcivescovo Gomez, che ha presieduto la conferenza dei vescovi americani, non è ancora un cardinale. Una decisione forte e ampiamente commentata negli Stati Uniti dove, in questa Chiesa divisa, il vescovo Robert McElroy difende la linea liberale sulle questioni sociali.
Monsignor Aveline, l’unico cardinale francese attivo in Francia
La cerimonia di sabato vedrà anche l’arcivescovo di Marsiglia ricevere la porpora.
Vescovo Jean-Marc Aveline63, si unisce ad altri quattro cardinali francesi che hanno meno di 80 anni e che quindi avranno il compito di eleggere un nuovo papa in conclave: Dominique Mamberti, Philippe Barbarin, Jean-Pierre Ricard e André Vingt-Trois.
Ma tra queste quattro personalità è attivo solo il cardinale Mamberti, corso che ricopre la carica di prefetto della Corte suprema della Segnatura apostolica.
Scegliendo di elevare l’arcivescovo Aveline, originario dell’Algeria, al rango più alto della Chiesa cattolica, il Papa ha senza dubbio voluto manifestare il suo apprezzamento per un prelato difensore del “mediterraneo felice” e lanciare un ulteriore segnale per pensare diversamente al migrante crisi ha fatto eco fin dai primi giorni del suo pontificato.
I cardinali sono chiamati a lavorare subito
La scelta di una data per questo concistoro ha sorpreso molti osservatori. Collocato a fine agosto, in vista del viaggio del papa a L’Aquila, la città di papa Celestino V – ultimo papa a dimettersi volontariamente prima dell’abdicazione di Benedetto XVI nel 2013 -, questo concistoro ha fatto scorrere molto inchiostro. Domenica tutti gli occhi saranno puntati sulle azioni del Papa nella città italiana colpita dal sisma nel 2009.
E i prossimi lunedì 29 agosto e martedì 30 agosto, tutti i cardinali si incontreranno, su richiesta del Papa, per contemplare insieme la nuova Costituzione della Curia romana. Un incontro quasi inedito dagli albori del papato dove nulla era filtrato e che avrebbe dovuto permettere ai cardinali di conoscersi meglio e pensare al futuro.
Fonte: Alezia–
ESM
Questo documento è inteso a scopo informativo; non è un documento ufficiale
Sacramento Eucaristico della Misericordia –
(MES) 27.08.2022
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