A causa della crisi finanziaria, la famosa compagnia aerea passerà nelle mani dello Stato italiano da metà ottobre e comincerà a chiamarsi io TA. Per questo, con l’autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico italiano, la società nazionalizzata ha deciso di cancellare tutti i biglietti emessi da quella data e ha comunicato alle agenzie turistiche locali che non ci sarebbe stata riprogrammazione. I soldi verranno restituiti ai passeggeri, ma c’è polemica su come sarà fatto.
Infatti, l’accordo raggiunto con Unione europea per avviare una nuova azienda io ta ha sacrificato la vecchia azienda, che in nome della discontinuità ha dovuto spegnere il motore.
Tuttavia, i marchi a più livelli possono sopravvivere e continuare a volare sulle ali di Ita, purché l’azienda vinca la gara. A questo proposito, secondo quanto riportato, ci saranno dei progressi e si sta facendo un duro lavoro per raggiungere le vendite in tempo per il decollo di venerdì prossimo.
In effetti, dovrebbe essere evitato lo scenario peggiore, il fallimento, che non è ancora evitabile.
Alitalia partirà domani, nel tardo pomeriggio, con l’ultimo volo della giornata, AZ1586 Cagliari-Roma, che partirà alle 22:05 dal capoluogo sardo per atterrare a Fiumicino alle 23:10.
Per trasportare l’ultimo passeggero, Alitalia avrà Airbus 320 (da AirOne), che volerà al completo con 180 posti occupati.
Il comandante è Andrea Gioia, 55 anni, 15.000 ore di volo, formato alla scuola di volo Alitalia. Poi, 560 chilometri e poco più di un’ora di macchina, calerà il sipario.
Un volo che acquista ancora più valore simbolico in quanto sarà l’ultimo collegamento “a tre colori” con la Sardegna, meta storica Alitalia, che è sempre frequentato da aziende italiane.
Con l’ultimo volo si chiude anche il programma di riallineamento della compagnia, che darà all’Ita una flotta con base interamente a Roma e Linate.
Sul finire della giornata tra i lavoratori c’erano sentimenti di amarezza e rabbia (che è proseguita con la mobilitazione al Terminal 3 di Fiumicino). “Questa è una sconfitta per l’Italia”, hanno detto due lavoratori che da 20 anni offrono i loro servizi in azienda.
La prima Alitalia, nota anche come International Italian Airlines, è decollata per la prima volta nel 1947 come compagnia di bandiera. Le patate e le stelle degli anni della “dolce vita” sono sul loro aereo.
Nel loro glorioso passato, erano una sorta di incarnazione dell’eccellenza italiana.
Negli anni ’90, però, sono arrivate le prime difficoltà, grazie alla liberalizzazione del trasporto aereo. Una serie di decisioni sbagliate ha fatto aumentare le perdite.
Nel 2008, per evitare una cessione ad Air France-KLM, si costituisce un consorzio di imprenditori italiani, ma le avventure di Alitalia Cai non durano a lungo.
Nel 2015 Etihad ci ha riprovato, ma nemmeno il facoltoso investimento di 1,7 miliardi è riuscito a sottrarsi all’amministrazione straordinaria, iniziata il 2 maggio 2017 e continua ancora oggi.
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