Maurits Cornelis Escher, da cui il suo nome completo, era sempre più conosciuto come MC Escher (1898-1972). Nacque a Leeuwarden, in Olanda, quarto figlio di un ingegnere civile, che sembra aver coltivato un interesse per Maurits in matematica. Ha frequentato per la prima volta la School of Architecture and Design di Harlem, prima di dedicarsi all’incisione, che è servita da “catalizzatore” per la sua successiva ispirazione artistica. Escher era un bambino fragile, il cui declino fisico lo portò alla depressione che lo seguì fino all’età adulta. Così, rimane isolato, affinando avidamente il suo mestiere. Terminati gli studi, nel 1922 iniziò a viaggiare in luoghi del Mediterraneo (purtroppo non nel nostro Paese). Alla fine visse in Italia per undici anni e sposò Jetta Umiker, un’amante svizzera e italiana come lui.
Durante il suo soggiorno in Italia, Escher viaggiò in tutto il paese e nei dintorni utilizzando queste immagini come ispirazione per le sue future incisioni. Tra i suoi temi principali ci sono la ripetizione di motivi geometrici. La sua ispirazione per questo è venuta dal famoso Palazzo dell’Alhambra di Granada che conserva lo stile e il misticismo della conquista araba della Spagna. Con l’ascesa di Mussolini e il fascismo in Italia, Escher e la sua famiglia furono costretti a trasferirsi, recandosi in Svizzera nel 1935 e due anni dopo in Belgio, per tornare infine in Olanda nel 1941 (quando l’esercito tedesco aveva occupato il Belgio). Questo è bene ricordarlo, perché la storia prende “svolte” inimmaginabili come le incisioni di Escher.
I suoi primi lavori si sono concentrati sui paesaggi, principalmente nel sud Italia, e gradualmente si sono rivolti alla geometria dagli anni Quaranta in poi, quando è tornato a casa e la sua carriera è decollata. Escher era mancino come molti altri maestri artisti – tra cui Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Dürer, Rembrandt e Klee – e rimase fedele alle sue opinioni, il che significa che non fu mai strettamente associato ai movimenti artistici del suo tempo. Ha fatto un ulteriore passo avanti nella lunga tradizione della stampa e la sua arte ha trovato un pubblico dedicato negli anni ’60 attraverso la cultura hippie (e gli allucinogeni fiorenti all’epoca) guadagnando fama mondiale.
La straordinaria arte grafica di Escher in collezione privata da mettere all’asta per la prima volta abbraccia la sua illustre carriera, dalle prime litografie realizzate durante il suo soggiorno in Italia alle composizioni immateriali al culmine della sua carriera.
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