Il costruttore italiano, con un viaggio lungo ed entusiasmante, dà la sua prima raccomandazione per la sua nuova creazione, una hypercar con motore V12 che inaugura anche una nuova era perché questa particolare implementazione porta i tratti distintivi di Cosworth ma collega anche la nuova era di Bizzarini con il passato . in quanto Giotto Bizzarrini nella sua carriera multicollettiva e creativa lavorò anche allo sviluppo del primo motore V12 della Lamborghini.
In termini di caratteristiche del nuovo set, la capacità del motore V12 aspirato è stata configurata su 6,6 litri in onore della data di nascita del fondatore del marchio (6/6/1926). La carrozzeria, oltre ad avere caratteristiche distintive e un’estetica accattivante che ne enfatizza aerodinamicità e prestazioni elevate, è realizzata in fibra di carbonio mentre lo stesso materiale viene utilizzato sul telaio monoscocca come da tradizione visto che G. Bizzarrini si è premurato di utilizzare tutto ciò che è più leggero come materiale nella sua costruzione.
In linea con le raccomandazioni di Bizzarini, pur avendo un carattere contemporaneo, dal punto di vista del design, il nuovo Giotto adotta molti elementi associati a modelli leggendari della storia del produttore italiano.
Come una delle principali influenze del nuovo Giotto viene citata la 5300 GT, che è forse l’auto più famosa firmata da Bizarrini, che ha lavorato a stretto contatto con l’Alfa Romeo così come con la Ferrari, che ha progettato, tra le altre, la 250 GTO così come uno speciale furgone del pane. Lavorò anche presso Bertone e Iso dove, insieme ad un’altra leggenda del design automobilistico italiano, Giorgetto Giugiaro, lavorarono all’auto da corsa Iso Grifo A3C del 1963 che fu anche la base della versione “civile” della Bizzarini 5300 GT Strada.
Sebbene la 5300 GT adotti uno schema a motore centrale mentre il nuovo Giotto lo è decisamente, elementi come il cofano con presa d’aria, il motivo triangolare sui secondi montanti e il parabrezza curvo riporteranno alla mente ricordi del passato. Va notato che per uno strano scherzo del destino, il nuovo design Giotto è stato firmato da Giorgetto Giugiaro, poiché la svizzera Pegasus Automotive, che ha acquistato Bizzarini dopo la recente morte del suo fondatore, ha scelto la casa italiana per la nuova hypercar.
“L’opportunità di progettare una vettura completamente nuova con il marchio Bizzarini è un privilegio. Dopotutto, il nostro nome ha un percorso comune che abbraccia sei decenni, dando vita a molte costruzioni iconiche. Con questo in mente abbiamo creato qualcosa immediatamente riconoscibile come Bizzarini e totalmente moderno e ideale per inaugurare una nuova era del marchio italiano”, ha detto in un annuncio correlato Giorgetto Giugiaro che, con suo figlio Fabrizio, mantiene ancora la famosa casa.
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