Borse di studio per la formazione post-universitaria – Südtirol News

Bolzano – Il Parlamento regionale ha approvato oggi una proposta di borsa di studio per la formazione post-universitaria.

Per i corsi di formazione per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento nelle scuole medie e superiori tedesche e ladine sono previste borse di studio da 1.200 euro ciascuna, afferma Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle). “I corsi universitari di italiano come lingua straniera/italiano come seconda lingua sono offerti nelle università italiane sia come master di primo che di secondo livello. Tuttavia, non viene fornito alcun supporto per questo. Si tratta, quindi, di una borsa di studio specifica per gli studenti del gruppo linguistico tedesco e ladino, non destinati al gruppo linguistico italiano. Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, i futuri insegnanti di lingua italiana (anche se lavorano nelle scuole ladine) devono superare un concorso in cui le possibilità di successo sono piuttosto basse: negli ultimi due concorsi, tutti gli iscritti hanno fallito alcune materie. . Devono guadagnarsi tutto da soli, non hanno diritto al congedo scolastico e devono pagare di tasca propria le spese di segreteria. Abbiamo più volte chiesto di predisporre un corso di abilitazione per le scuole italiane, analogo al corso per docenti delle scuole tedesche e di Laden. Per inciso, ciò è previsto anche nei regolamenti di attuazione introdotti dal regolamento legislativo 18/2018, che afferma esplicitamente che deve applicarsi a tutti e tre i gruppi linguistici. L’intesa prevista con l’Università di Bolzano non esiste per la scuola italiana. Non accoglie l’argomentazione del Consiglio provinciale secondo cui i titoli di studio per le scuole italiane interessano l’intero territorio nazionale. I ladini sfrutteranno anche il percorso formativo altoatesino per poi passare alla scuola italiana. Il progetto del Ministro Calderoli sulle diverse autonomie prevede anche un approccio speciale alla formazione degli insegnanti.

LR Giuliano Vettorato ha chiesto di dividere i voti per i punti. Ha capito che l’Università di Bolzano non era d’accordo con questo accordo. È oggettivamente difficile per gli insegnanti di lingua tedesca insegnare a Reggio Calabria e, come i ladini, gli insegnanti di lingua tedesca tendono a vivere nella regione. Serve un’autonomia diversa, e il ministro Calderoli la sta promuovendo anche a livello scolastico.

Nicolini risponde che non si tratta di numero di possibili trasferimenti di insegnanti di lingua tedesca a Reggio Calabria, ma di principio. La qualifica è valida in tutta Italia.

LR Vettorato ha sottolineato che il punto è che ci sono leggi applicabili e il Dip. dovrebbe fare la domanda al ministro non a lui.
Le mozioni sono votate in schede separate su singole sedi e punti; premessa (13 sì, 16 no, due astenuti) e punti tre (dieci sì, 16 no, cinque astenuti) sono stati respinti, i punti 1 (28 sì, due astenuti) e due (29 sì, due astenuti) sono stati accolti.

Da: Luca

Emiliano Brichese

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