Azienda IA apertaresponsabile del chatbot ChatGPTpresenterà misure per porre rimedio alle preoccupazioni che hanno portato al divieto di chatbot in Italia la scorsa settimana. Agenzia Italiana per la Protezione dei Dati Personali, Garanteha affermato che la società con sede a San Francisco intende essere più trasparente nel modo in cui gestisce i dati degli utenti e verifica la loro età.
La scorsa settimana, Garante accusato A IA aperta non verifica l’età degli utenti di ChatGPT e “l’assenza di qualsiasi base giuridica che giustifichi la raccolta e l’archiviazione di massa di dati personali”. La società ha dichiarato che entro giovedì invierà al Garante un documento con i passaggi per rispondere alla sua richiesta.
IA aperta ritiro ChatGPT L’Italia dopo che il Garante ne ha limitato temporaneamente l’uso e ha avviato un’indagine su possibili violazioni della normativa sulla privacy. L’azienda afferma di non utilizzare i dati per vendere i propri servizi, pubblicizzare o creare profili di persone, ma piuttosto per migliorare il proprio modello e renderlo più utile per le persone. Alla conferenza stampa, IA aperta Ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di fermare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ma ha ribadito l’importanza del rispetto delle regole volte a proteggere i dati personali dei cittadini italiani ed europei.
“Non consentiamo che la nostra tecnologia venga utilizzata per generare contenuti odiosi, molesti, violenti o per adulti, tra le altre categorie”, ha affermato OpenAI in una nota. pubblicazione che stabilisce una chiara nozione di sicurezza dell’IA. “Il nostro ultimo modello, GPT-4, ha l’82% in meno di probabilità di rispondere alle richieste di contenuti proibiti rispetto a GPT-3.5 e abbiamo messo in atto un solido sistema per monitorarne l’abuso. GPT-4 è ora disponibile per gli abbonati ChatGPT Plus e non vediamo l’ora di renderlo disponibile a più persone nel tempo”.
L’autorità per la protezione dei dati ha dichiarato che valuterà le proposte avanzate dall’on IA aperta e fonti vicine alle questioni consultate Reuters ha detto che potrebbero essere necessari alcuni giorni per valutare il contenuto della lettera.
Il divieto in Italia ha suscitato l’interesse di altri regolatori della privacy in Europa, che stanno valutando se sia necessario un giro di vite sui chatbot e se tale azione debba essere coordinata. A febbraio, Garante ha vietato il chatbot AI dell’azienda replica utilizza i dati personali degli utenti italiani, adducendo il rischio per i minori e per le persone emotivamente fragili.
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