Chi era il Monza che gli italiani mandarono nelle mani di Marinakis?

Il nome di Bercusconi è legato direttamente al Milan ma la squadra con cui ha compiuto un piccolo miracolo in Italia è il Monza, di cui ha trattato la cessione con Vangelis Marinakis secondo il “Corriere dello Sport”.

Silvio Berlusconi, scomparso lunedì mattina (12/06) all’età di 86 anni, è stato uno dei grandi protagonisti della scena politica e sportiva italiana degli ultimi decenni, dominando “prepotentemente” il suo mito con immensi successi. ha guidato il Milan (ha vinto 29 trofei), dal 1986 quando lo ha tenuto per la prima volta, fino al 2017.

Quello che colpisce, però, è che anche quando ha lasciato i suoi amati rossoneri, non si è tirato dietro un sasso nero in termini di presenza nel calcio ma è rimasto attivo, perché accanto al suo braccio destro al Milan, Adriano Galliani, ha si è posto l’obiettivo di avere successo con il secondo gruppo.


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Questa volta il “fortunato” è stato il finora sconosciuto Monza, che “prepotentemente” diventa capo squadra nell’estate 2018 e in cinque anni la porta a tali vette. Come se avesse intuito che stava per morire, è riuscito a fare troppo in troppo poco tempo, con la squadra lombarda che scava costantemente nel suo tetto.

Dalla terza divisione alla storica promozione in Serie A

L’ex primo ministro italiano ha guidato una squadra fallita due volte nel 21° secolo, nel 2004 e nel 2015, per celebrare la prima impresa del 2020, quando il Monza ha salutato la terza divisione italiana e ha firmato per il club. Una squadra di Serie B dopo 19 anni di assenza.

Ma la visione del duo Berlusconi-Galliani non si limita lì e questo diventa abbondantemente chiaro due anni dopo. Nella stagione 2021-22, il Monza ha perso l’ultima partita di Serie B contro il Perugia e non è riuscito a guadagnare la promozione diretta, ma non si è fatto scoraggiare, con la Lombardia che è arrivata quarta e ha battuto Brescia e Pisa rispettivamente in semifinale e finale rispettivamente per celebrare la promozione.

Una promozione storica, con il Monza che ha trascorso un totale di 40 anni in seconda divisione (il più lungo che una squadra italiana abbia trascorso in quella divisione senza ottenere la promozione nella massima serie) e ha festeggiato la promozione in Serie A per la prima volta in 110 anni. storia.

Il record nella sua stagione inaugurale con 52 punti

La loro prima partita in Campionato ha lasciato l’amaro in bocca perdendo 2-1 in casa contro il Torino (il gol nel finale di Dani Motta è stato il loro primo gol in massima serie) mentre la sconfitta è seguita nelle quattro partite successive, con il primo punto arrivato in un 1 -1 con il Lecce e festeggiato dai tifosi di Briongsoli come se regalasse… lo scudetto.

Ma chi crede che un punto nelle prime sei partite possa soddisfare Berlusconi è chiaramente del tutto ignaro della mentalità vincente che lo ha posseduto per tutta la vita. Giovanni Stropa non siede più in panchina ma si è visto sostituire – fino al precedente allenatore della squadra U19 del club – Raffaele Palladino, quindi la prima vittoria è arrivata una settimana dopo (18 settembre 2022).

E che vittoria… Contro la Juventus di Massimo Allegri, con Gitkaer che regala al Monza il suo primo storico triplete in Serie A e allo stesso tempo segnala per un massiccio contropiede. Consistenza;

Il Monza ha salvato matematicamente le sei partite prima della finale (nessun’altra squadra è riuscita più velocemente all’esordio in Serie A), solo per arrivare al finale di stagione trovandosi all’11° posto con 52 punti, con il punteggio più alto tra le nuove entranti nel i primi cinque campionati della sua storia e il successo in trasferta contro Juventus (2-0) Inter (1-0) che ha accresciuto il suo prestigio.

Se riusciranno a sopravvivere alla nuova stagione, la seconda nella loro storia in Serie A, senza Silvio Berlusconi come allenatore, solo il tempo lo dirà. Sarà anche lui a dirci se il Monza andrà in Grecia e nello specifico a Vangelis Marinakis, dopo le rivelazioni del “Corriere dello Sport” sulla trattativa tra Berlusconi e Marinakis nei mesi scorsi.

Alberta Trevisan

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