Berlino (Dpa) – Il viaggio porta nuovamente a sud, nella terra della nostalgia, dove le cose non vanno certo bene, ma prosperano molte amicizie – in “un’aria che accarezza l’anima”. L’impegnato cantante folk bavarese e conduttore televisivo Werner Schmidbauer si unisce ancora una volta al cantautore italiano Pippo Pollina e al polistrumentista Martin Kälberer, e il risultato è il bellissimo album “Süden II” (Jazzhouse Records).
Qualche anno fa i tre si sono diretti a sud e hanno riscosso un enorme successo con l’album omonimo e il successivo tour. La gente era entusiasta e nell’agosto 2013 quasi 10.000 spettatori sono venuti all’Arena di Verona per il momento clou e il momento clou del tour.
I tre si sono separati, ma si sono tenuti d’occhio e ora si riuniscono per “Süden II”, maturi e molto rilassati. Questo collegamento bavarese-italiano è delizioso: nell’apertura “Heading South” Schmidbauer inizia in dialetto bavarese e, dopo tre strofe, Pollina si unisce in italiano, e questo sembra del tutto organico, giusto. Inoltre entrambi hanno anche canzoni da solista, Pollina emozionante e triste come al solito, Schmidbauer a volte diventa anche politico: “Non sono orgoglioso delle mie origini/non posso essere orgoglioso di un paese”, canta contro i nazionalisti vecchio e nuovo, una canzone così forte al momento giusto. E ovviamente non si può dimenticare l’esperto polistrumentista Martin Kälberer, che è al timone della musica. La sua strumentale jazz “Gubaldoria” non è il pezzo peggiore di questo album ricco di 15 canzoni.
E ovviamente il trio sarà di nuovo in tournée con rinforzi, a partire dall’inizio di marzo, con numerose date fino alla fine dell’estate.
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