dalla “paura” per la morte di Vialli al video di Cannavaro che si accoltella


Il 6 gennaio il mito del calcio italiano Gianluca Vialli Ha perso la vita all’età di 58 anni a causa di un cancro al pancreas.

Poco più di dieci giorni dopo, il suo ex compagno di squadra bianconero Dino Baggiolamentando la morte del connazionale, ha manifestato la sua “paura” credendo che possa essere stata causata da una “sostanza” assunta in Italia negli anni novanta.

In un’intervista a ‘TV7’, Baggio ha chiesto che da allora si indaghi sul caso “Succede a troppi giocatori”.

“Ha lasciato le nostre vite troppo presto. Dobbiamo indagare sulle sostanze che assumiamo durante quel periodo. C’è sempre il doping. Bisogna capire se certi integratori sono stati dannosi nel tempo. Ho anche paura, succede a molti giocatori”, ha spiegato l’ex calciatore.

“Bisogna risalire a quello che abbiamo preso, indagare sulle sostanze che abbiamo assunto in quel periodo. Non so se sia per questo ma Il doping c’è sempreDevi vedere se un particolare integratore funziona per te o no”, ha aggiunto.

“Succede a troppi giocatori. Ai miei anni c’era il doping. Non prendi cose strane, prendi cose normali, ma poi devi vedere se il tuo corpo le espelle nel tempo o rimane dentro. Si parla così tanto dell’erba nei campi e dei prodotti che usano che crea un problema”.

Le sue osservazioni hanno portato a un controverso recupero del video Fabio Cannavarón nell’anteprima della finale UEFA tra Parma E Olimpico di Marsiglia.

Nel video, datato 11 maggio 1999, si vede il Pallone d’Oro si è sparato in una stanza d’albergo insieme a un altro compagno di squadra del Parma, finito per vincere 3-0 in finale contro i francesi.

Gerardo Consoli

"Studente professionista di alcol. Drogato di bacon. Evangelista del web. Pensatore per tutta la vita. Appassionato di caffè. Appassionato di tv."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *