“Elli” o anti – Meloni | Notizia

Gli elettori di centrosinistra italiani sono venuti alle urne per scegliere un nuovo leader politico. Il nome dominante, e forse quello che attirerà l’attenzione della scena politica italiana, è “Ellis”, 38 anni.

I problemi con il centrosinistra, un tempo potente, sono iniziati la scorsa estate, quando il governo di Mario Draghi è stato rovesciato, a seguito di diverse crisi costituzionali e politiche. Per l’autunno erano state indette elezioni anticipate, ma l’organo di vertice del Pd di centrosinistra non prende sul serio l’ascesa politica di una nuova “stella” della scena politica centrale, Georgia Meloni. È stato bollato come “populista” e sminuito. La Meloni ha formato una formazione elettorale tripartita e il “Fratello italiano” del presidente del Consiglio ha formato una coalizione di forze con Forza Italia di Silvio Berlusconi e la Lega Nord di Matteo Salvini.

Il centrodestra è saldamente al potere e il problema che emerge sul centrosinistra è una questione di leadership politica. Enrico Letta non era affatto vicino al livello di popolarità politica di cui godeva T. Meloni. Il centrosinistra ha perso anche un’elezione suppletiva e il nome Elli Schlein o, al contrario, “Elli” si fa sentire sempre più spesso, con la sua pretesa guida della sinistra notturna di questa sera.

Elli, come viene solitamente chiamata la giovane candidata, è di Lugano, in Svizzera. Con un padre politologo e una madre amministratrice, il futuro presidente studiò giurisprudenza, conseguì un dottorato in diritto costituzionale e sviluppò un’intensa attività politica, che lo rese ben presto popolare all’interno della socialdemocrazia italiana.

Gli eurodeputati bisessuali accusano il partito di deviazioni di centrodestra e passaggi alla retorica di destra su immigrazione e rifugiati. Era fortemente contrario all’idea di un reddito minimo garantito, che ha definito “molto liberale”, e ha sostenuto un ritorno del welfare state ai programmi e alle azioni del Partito Democratico. La politica, suggerita da “Elli”, aveva un orientamento decisamente più di sinistra rispetto a quella di Enrico Leta, che gli amici di Elli definivano “tecnocratica”.

Le previsioni per il voto di oggi “puntano” sulla svizzera di 38 anni di lingua italiana e se l’eurodeputata sarà eletta promette alla base sociale del Pd “momenti di intensa contrapposizione programmatica” al premier di centrodestra che, fino ora, sembrava combattere senza un avversario significativo.

Alberta Trevisan

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