Dal lavoro per una grande multinazionale al dettaglio al lancio della propria catena di gelaterie. Borja de la Cierva, ex direttore finanziario di Inditex, ex senior manager di El Corte Inglés ed ex ceo della catena di supermercati Dia, è diventato partner di Bibì e Bibò, società lanciata con Santiago Asuar e Mar Areasa, ex manager di El Corte Inglés, e Stefano Luppi.
Dal modello delle gelaterie artigianali e dopo aver aperto i primi tre locali a Madrid, l’obiettivo ora, secondo De la Cierva, “è favorire l’espansione con l’apertura nei prossimi quattro o cinque anni di circa 50 punti vendita, per raggiungere un fatturato di circa 10-15 milioni di euro”. La catena nasce a settembre 2018 su iniziativa di una coppia formata da Mar Areasa e Stefano Luppi, italiano amante delle gelaterie tradizionali.che sono convinti dell’enorme potenziale che questo concetto ha in Spagna.
Potenza
“In Italia ci sono più di 30.000 gelaterie mentre in Spagna ce ne sono solo circa 7.000. Il nostro obiettivo è combinare materie prime di alta qualità, acquistare i prodotti migliori ovunque si trovino – per esempio i pistacchi in Sicilia o le nocciole in Piemonte – e garantito il controllo della filiera del freddo, scommettendo anche sull’innovazione per ottenere il miglior gelato”, hanno spiegato Areasa e Luppi.
Il primo stabilimento è stato aperto vicino alla Plaza de Castilla di Madrid, nel quartiere Chamartín, e altri due nelle vie Príncipe de Vergara e Fuencarral. De la Cierva, che è già partner di Mar Areasa presso la società di consulenza The Wa Partners, è entrato a far parte dell’azienda alla fine dello scorso anno per accelerarne lo sviluppo e sta già pensando di crescere oltre Madrid, che potrebbe dover fare il giro. finanziamento. “L’anno prossimo potremo aprire tra le sei e le sette gelaterie e siamo già partiti da Madrid”, ha spiegato l’ex CEO Dia. Come ha detto, “stiamo analizzando in quali città aprire, senza escludere la possibilità di entrare in franchising”.
officina centrale
Ma i fondatori e soci di Bibì e Bibò vogliono spingersi ancora più in alto e non hanno nemmeno escluso la possibilità di stringere un importante contratto di franchising per poter aprire attività anche fuori dalla Spagna. Per accelerare lo sviluppo e sempre per necessità alto livello di qualità e mantenimento dei concetti artigianaliDe la Cierva ha affermato che i piani prevedono anche l’apertura di un’officina centrale, da cui verranno riforniti vari negozi.
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